“Continua l’andamento positivo della capacità di spesa amministrativa del Ministero. Nel 2025 – ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida – è stato speso il 99% delle risorse disponibili per l’attuazione del Piano strategico della politica agricola. È una notizia non scontata che deve rassicurare tutti gli agricoltori, lo Stato e il Governo sono dalla loro parte. Insieme al miglioramento della capacità di spesa dei fondi nazionali del 25% e alla dotazione di oltre 15 miliardi di euro per gli investimenti in agricoltura, abbiamo messo il settore primario al centro delle nostre politiche con i fatti”.
Durante il Comitato monitoraggio nazionale del Piano strategico della Pac 2023-2027 è stato presentato, alla presenza di una delegazione della Commissione europea, lo stato di avanzamento del Piano e i principali risultati della terza annualità di attuazione del PSP 2023-2027. Il Comitato, coordinato dall’Autorità di gestione nazionale del PSP, ha visto un’ampia partecipazione che ha coinvolto le Autorità di gestione regionali, il partenariato socio-economico comprensivo delle rappresentanze di settore e ambientaliste, gli enti della Rete Pac, Agea Coordinamento, nonché la presenza del Ministero dell’economia e delle finanze.
L’incontro ha evidenziato una performance finanziaria e gestionale di assoluto rilievo per l’Italia, raggiunta nonostante un contesto europeo caratterizzato dalla sovrapposizione fra la chiusura della precedente programmazione 2014-2022.
Nell’anno finanziario 2025 (16 ottobre 2024 – 15 ottobre 2025), per i pagamenti diretti, inclusi gli Eco-schemi, è stato speso oltre il 99% delle risorse disponibili, pari a circa 3,47 miliardi di euro, rispetto alla dotazione complessiva di circa 3,5 miliardi di euro. Un risultato di massimo livello nel contesto europeo, reso possibile dall’impegno congiunto del Masaf, delle Regioni e di Agea.
Progressi significativi sono stati registrati anche sugli interventi settoriali e sullo sviluppo rurale, comparti che risentono della transizione dai precedenti regimi – rispettivamente Reg. (UE) 1308/2013 e Psr 2014–2022 – ma che in ogni caso evidenziano una crescita costante in termini di spesa e attuazione. La Commissione europea ha espresso una valutazione positiva sul lavoro svolto dall’Italia, riconoscendo la solidità dell’impianto amministrativo e gestionale adottato per l’attuazione del Piano Strategico della Pac.
In particolare, ha sottolineato la crescente rapidità dei processi di modifica del Psp ed evidenziato il superamento senza alcuna correzione finanziaria per l’Italia. È stato altresì confermato per il II pilastro il superamento del rischio di disimpegno automatico N+2 per il 2025. Per quanto riguarda il 2026, le proiezioni preliminari evidenziano condizioni coerenti con l’attuale capacità di spesa, sia della componente nazionale, sia di quella regionale del Psp.



