Contributi a metà per pensionati over 65: l’Inps recepisce la sentenza della Corte di Cassazione e cambia le regole per i lavoratori autonomi. Il nuovo orientamento, comunicato con il messaggio n. 3486 del 19 novembre 2025, apre la strada a importanti novità per chi continua a lavorare dopo il pensionamento.
Sentenza della Corte di Cassazione
La decisione della Corte di Cassazione – Sezione lavoro (sentenza n. 3270/2025) ha stabilito che la riduzione contributiva del 50% spetta anche ai titolari di pensione contributiva. Questo ribalta il precedente orientamento dell’Inps, che limitava il beneficio ai pensionati con sistema retributivo o misto.
Il nuovo messaggio dell’Inps
Con il messaggio n. 3486 del 19 novembre 2025, l’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) ha formalmente adottato la nuova interpretazione. Le sedi territoriali dovranno accogliere le richieste pendenti, riesaminare i dinieghi e abbandonare i giudizi ancora aperti. Inoltre, il provvedimento chiarisce che la riduzione contributiva deve essere riconosciuta indipendentemente dal sistema di calcolo della pensione.
Chi può beneficiare della riduzione
La misura riguarda i lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni degli artigiani, degli esercenti attività commerciali e gli autonomi agricoli. Anche i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli principali potranno richiedere il dimezzamento dei contributi se continuano a lavorare dopo il pensionamento.
Prossimi passi e rimborsi
I contribuenti che hanno ricevuto un diniego potranno presentare una nuova istanza e chiedere il rimborso di quanto versato in più, nei limiti di legge. La riduzione, introdotta dall’art. 59 della legge n. 449/1997 e ampliata nel 2003, non si applica ai pensionati ex-Ipost, ex-Inpdap ed ex-Enpals.
Tratto dall’articolo in pubblicazione su L’Informatore Agrario n. 40/2025
Contributi a metà per pensionati over 65
di T.Pagano
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