Il 19º Convegno Quadri Giovani di Confagricoltura si è svolto a Napoli, riunendo oltre cento dirigenti under 40. L’incontro, dal titolo «Il nostro posto in campo», ha aperto un dibattito sul futuro dell’agricoltura italiana, puntando su innovazione e sostenibilità.

Giovani e nuove idee per l’agricoltura
«Crediamo in un’agricoltura giovane, verde e intelligente, capace di affrontare le sfide globali con competenza e coraggio», ha dichiarato Giovanni Gioia, presidente dei Giovani di Confagricoltura-Anga. Le esperienze presentate hanno mostrato progetti concreti: dal biometano alle start-up che usano larve di insetti per l’economia circolare. Inoltre, alcuni giovani hanno creato reti che uniscono digitale e sostenibilità, mentre altri hanno rilanciato cooperative con tecniche produttive innovative.
Agricoltura strategica per il Paese
Gioia ha ricordato che il settore non produce solo alimenti, ma anche energia rinnovabile e crediti di carbonio. Inoltre, contribuisce alla coesione dei territori rurali. Sul fronte istituzionale, il sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo ha illustrato il piano «ColtivaItalia», che punta a favorire l’accesso al credito e alla terra per i giovani. Ha anche ribadito la contrarietà del Governo ai tagli previsti per la pac e il Fondo unico.
Incentivi 4.0 e meno burocrazia
Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha chiesto di rivedere gli incentivi per Agricoltura 4.0 e le limitazioni sul credito d’imposta. «Sono strumenti fondamentali per garantire cibo sicuro e tracciabile», ha sottolineato. Dal confronto è emersa una richiesta chiara: ridurre la burocrazia e creare una politica di accompagnamento coerente, capace di sostenere gli investimenti e la competitività.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 38-39/2025
«Meno burocrazia, servono gli incentivi 4.0»
di C. Costantino
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