Nell’areale del Prosecco, tra filari di varietà Glera, si è voluto provare il porta-attrezzi Dondi Vitis 2L Pro, proposto dal costruttore di Bastia Umbra (Perugia) per le operazioni di gestione degli interventi sottochioma. Lo si è visionato in modalità frontale, portata all’attacco a tre punti anteriore del trattore, con due tipologie di assetto di lavoro:
- in fase di scalzatura con disco apripista seguito da un piccolo vomere;
- nell’operazione di ricolmatura con una coppia di dischi. In entrambe le versioni era presente l’elemento a bandella per il contenimento del terreno smosso.
Sviluppato per potersi adattare alle svariate condizioni di impianto grazie al telaio allargabile e alla possibilità di applicare differenti elementi di lavoro in funzione delle operazioni richieste. Si è provata la versione a doppio gruppo inter-ceppo con tastatore meccanico e richiamo elettroidraulico per filari con minimo 2,4 m di interfila.
Struttura. L’operatrice modello Vitis 2L Pro è un porta-attrezzi doppio che può essere accoppiato anteriormente o posteriormente alla trattrice (attacco a 3 punti di cat. I/II), con telaio portante a doppia trave a larghezza regolabile idraulicamente, lunghezza pari a 90 cm e un peso complessivo nella configurazione con disco apripista, vomere scalzante e bandelle paraterra di 605 kg (modello in prova). Sulle travi laterali sono integrate le ruote di appoggio in gomma e il dispositivo di inclinazione verticale dell’utensile, oltre all’indicatore di settaggio dell’operatrice.
Parte operativa. Gli utensili vengono distinti in: dedicati alla lavorazione sul filare (anteriore e posteriore) e quelli per l’interceppo (utensile centrale), con la possibilità di variare le combinazioni a seconda dell’intervento desiderato (dischi, vomeri, lame, ancore, testate spollonatrici- ecespugliatrici, coltivatori a stella e sarchiatrici a dita elastiche), in abbinamento, quando necessario, all’utensile tastatore.
La prova, con le caratteristiche tecniche e le impressioni del tester, è pubblicata sul n. 10/2025 di MAD – Macchine agricole domani.
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