Le recenti proposte sul bilancio pluriennale 2028-2034 dell’Unione europea e sui meccanismi della Pac post 2027 introducono un nuovo sistema per la gestione delle crisi che colpiscono il settore agricolo.
L’architettura prospettata è caratterizzata da tre principi basilari:
- separazione tra interventi per la stabilizzazione dei mercati e le misure per indennizzare i danni arrecati da eventi naturali e da malattie delle piante e del bestiame.
- flessibilità di azione da parte delle istituzioni europee e nazionali che hanno ampi spazi di manovra per fronteggiare situazioni impreviste, mobilitando risorse finanziarie, molto più consistenti rispetto ad oggi.
- divisione dell’ambito di azione tra l’UE, che contribuisce a finanziare gli interventi di ripristino e di ripresa in caso di fenomeni naturali avversi (ad esempio le infrastrutture danneggiate da una alluvione) e gli Stati membri, i quali erogano agli agricoltori i pagamenti di crisi (copertura dei danni diretti alla produzione), per assicurare la continuità dell’attività produttiva
Le regole per il 2026 e il 2027
La Pac di oggi prevede delle misure eccezionali di sostegno, finanziate con la riserva di crisi, attivabili nei seguenti tre casi:
- le turbative di mercato, per effetto ad esempio di fenomeni geopolitici o per squilibri tra domanda e offerta (articolo 219 dell’OCM unica);
- le malattie delle piante e del bestiame che comportano anche la perdita di fiducia dei consumatori (articolo 220 dell’OCM unica);
- il verificarsi di problemi specifici (articolo 221 dell’Ocm unica), che causano il deterioramento delle condizioni di produzione di mercato (rientrano in tale generica categoria i danni per eventi atmosferici avversi, come la siccità).
La Commissione europea ha già avviato una revisione complessiva del sistema di gestione delle crisi con la proposta di Regolamento sulla semplificazione presentata nel mese di maggio 2025 e in via di approvazione.
Le novità dopo il 2027
Le proposte per il periodo 2028-2034 prevedono che le crisi di mercato, compresi gli effetti indiretti causati dalle malattie delle piante e del bestiame, in termini di aumento dei costi e di riduzione dei ricavi, siano finanziate con la Rete di Sicurezza Unitaria (Unity Safety Net).
La compensazione agli agricoltori per i danni diretti derivanti da disastri naturali, da eventi climatici avversi, da eventi catastrofali e da malattie delle piante e del bestiame, sono finanziati attraverso una pluralità di strumenti, con fondi di diversa natura.
Per rafforzare la complementarietà con i classici strumenti di gestione del rischio utilizzati a livello di impresa, si prevede di riconoscere un importo maggiorato di pagamenti di crisi agli agricoltori che utilizzano le assicurazioni, i fondi mutualistici, gli investimenti in azione di prevenzione.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 30/2025
Gestione del rischio dal 2028 cambia tutto
di E. Comegna
Per leggere l’articolo completo abbonati a L’Informatore Agrario