Il mais si rinnova con Smart Corn System

Mais a taglia ridotta "Smart Corn" in campo presso l'Az. Agr. Dallas Farm a Pozzoleone (Vicenza)

Più basso rispetto ad un mais convenzionale ma altrettanto produttivo, più digeribile come trinciato e più resistente all’allettamento.
Queste, in sintesi, le caratteristiche di Preceon – Smart Corn System, un sistema integrato offerto da Bayer che coniuga gli ibridi di mais «Smart» (taglia ridotta di circa il 30% rispetto ad un ibrido convenzionale) con pratiche di gestione, protezione delle colture, soluzioni digitali e consulenze agronomiche.
«In campo abbiamo registrato risultati concreti: maggiore resistenza agli eventi climatici estremi, aumento della produttività e qualità nutritiva superiore – ha dichiarato Matteo Colombo, Unit Support Squad Lead di Bayer Crop Science Italia, alla presentazione ufficiale del nuovo sistema a Pozzoleone (Vicenza) lo scorso 10 settembre. Siamo particolarmente orgogliosi del contributo dell’Italia a questo progetto – ha aggiunto Colombo – il nostro Paese è stato scelto a livello globale per testarne le performance come trinciato ed è il primo a renderlo disponibile agli agricoltori».

Ibridi a taglia ridotta a confronto con ibridi convenzionali

«Attraverso un aumento delle rese e l’ottimizzazione nell’utilizzo degli input, Preceon Smart Corn System mostra il potenziale per divenire fondamentale all’interno di un sistema di agricoltura rigenerativa, mirando ad aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici, migliorando la redditività degli agricoltori ed ottimizzando l’uso dell’acqua e delle risorse del suolo», ha sottolineato Greta Pignata, Communication & Regenerative Agriculture Expert Bayer Crop Science Italia.

Tecniche di semina e gestione agronomica

La gestione agronomica di questo sistema anche tramite le piattaforme digitali è stata al centro degli interventi di Alessandro Cavallon e Chiara Pagliarin di Bayer e di Enrico Bighi, esperto di Precision Farming.
Tra gli aspetti più importanti i tecnici hanno sottolineato la cura nelle operazioni di semina: questi ibridi possono essere seminati a densità anche di 13 piante/m², di conseguenza le percentuali di fallanze o doppie deposizioni vanno ridotte il più possibile.

Chiara Pagliarin mostra la differenza di taglia tra un ibrido convenzionale e uno Smart Corn.

Altro aspetto evidenziato sia da esperienze presso diversi allevamenti in Pianura Padana, sia con sperimentazioni svolte dal Cerzoo, azienda sperimentale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è che lo Smart Corn aumenta la produttività di latte grazie alla percentuale di amido nel trinciato maggiore e alla fibra altamente digeribile (aspetti interessanti anche per la produzione di biogas/biometano). Inoltre, in fase di raccolta lo stay green prolungato dell’ibrido permette una finestra di raccolta di 5-7 giorni ulteriori (70-75% della linea del latte) rispetto ad un ibrido convenzionale di pari classe FAO.

Performance nutrizionali come trinciato

A confermare le ottime performance in termini nutrizionali dello Smart Corn è stato Alessandro Catellani, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza: «il trinciato da Smart Corn ha un alto valore nutrizionale, per cui è importante cercare di conservarlo al meglio stoccandolo in modo separato, attendere 3-4 mesi all’apertura della trincea e assicurarsi che in fase di raccolta la rottura della granella sia stata eseguita in modo efficace. Può essere inserito nella dieta delle bovine in lattazione con elevata concentrazione, fino al 50% della sostanza secca ingerita».
Nel 2025 più di 350 agricoltori hanno deciso di utilizzare Preceon – Smart Corn System nei loro campi per continuare l’esperienza; le raccolte del mais, fino a questo momento della stagione, stanno confermando quanto visto negli anni precedenti.

Lorenzo Andreotti