Si è svolta a Roma nella mattinata del 10 luglio presso la Sala Clemente del Masaf una conferenza stampa indetta da Copagri.
Tema centrale dell’incontro è stato il futuro dell’agricoltura europea così come profilato dall’UE in vista della data “calda” del prossimo 16 luglio, giorno in cui la Commissione Europea presenterà la proposta per il nuovo Quadro finanziario pluriannuale e di riforma della Politica agricola comune post 2027.
La conferenza, presieduta dal presidente di Copagri Tommaso Battista e dal suo quartiere generale, ha visto l’intervento di apertura del ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida che ha anticipato la posizione del Governo italiano su percorso di riforma all’orizzonte.
In cima alle priorità ribadite dal ministro, il netto contrasto al Fondo unico mascherato dalla promessa di semplificazione, attraverso la quale traspare un terreno insidioso per l’agricoltura europea e forse ancor più per il Paese. A seguire, la necessità non procrastinabile di rivalutare le risorse finanziare a disposizione della Pac, ferme a 10 anni fa; maggiore chiarezza sulla semplificazione medesima, avvolta ancora da numerose perplessità e maggiore coesione tra gli Stati membri sul tema delle infrastrutture e, in particolare sulla risorsa idrica, in termini di approvvigionamento e di investimenti. Il ministro ha ribadito che l’Italia farà la sua parte e che tra qualche giorno saranno presentati una serie di interventi di fondamentale importanza per il settore agricolo affinché si superino i limiti molto diffusi alla crescita dell’agricoltura nazionale.
Sulla traccia di Lollobrigida, il presidente Battista ha rappresentato e approfondito quali rischi insisterebbero sulla presunta scelta di un programma nazionale e di un Fondo Unico , a cominciare dagli impatti sulla sicurezza alimentare e passando per le ricadute ambientali e sociali. A complicare ulteriormente lo scenario, la riduzione del budget graverebbe tanto sulla sostenibilità dell’agricoltura quanto sulle inevitabili differenziazioni tra Stati membri.
Copagri, quindi, già durante i lavori del prossimo 16 luglio a Bruxelles, presenterà le sue proposte affinché le scelte della prossima programmazione 2028-2034 non generino ulteriori criticità. Una Pac con uno specifico mandato e una propria visione; un bilancio specifico e più mirato a sostegno della sua integrità e uniformità; una chiara finalizzazione e selezione dei percettori del sostegno al reddito con uno sguardo lungimirante verso gli agricoltori delle aree svantaggiate, i giovani e i piccoli agricoltori; un adeguato stanziamento unionale extra budget per la gestione del rischio e delle crisi. A chiosa delle proposte illustrate, ugualmente significative, sostenibilità quale sinonimo di stimolo verso la transizione ecologica e sburocratizzazione per migliore l’efficienza e l’accessibilità delle aziende agricole.