Tra le varie operazioni della fienagione, l’andanatura riveste un ruolo molto importante. Per avere buoni risultati produttivi ed economici in stalla, nel preparare alla raccolta il foraggio, secco o pre-appassito, è indispensabile mantenere la sua qualità, sia dal punto di vista nutrizionale che qualitativo, svolgendo al contempo il lavoro con tempestività. Inoltre, è fondamentale preservare il cotico erboso, nel caso di prati poliennali, per i successivi tagli.
Per ridurre quindi l’incidenza dei costi di esercizio, oltre quelli di alimentazione, è bene procedere con attenzione alla scelta dell’attrezzatura, considerare le sue caratteristiche, dimensioni, complessità di funzionamento, qualità del lavoro, costi di investimento e di utilizzo, che meglio si adattano alle condizioni operative (superficie dominata all’anno, colture praticate, dimensioni e giacitura degli appezzamenti).
Interessante, inoltre, il fatto che alcune tipologie costruttive di queste macchine, modificando l’inclinazione degli organi di lavoro o il rapporto tra gli ingranaggi che ne consentono il moto, possono svolgere anche lavori di spandimento del foraggio.
In questo modo, è possibile semplificare il parco macchine e ridurre ulteriormente i costi di fienagione.
Le tipologie di andanatori presi in esame dall’articolo sono le seguenti: stellari, a pettine e a cinghie, a rotore, a tappeto, andanatori “intelligenti”.
Tratto dall’articolo in pubblicazione su MAD Macchine Agricole Domani n. 6/2025
Andanatori, tipologie sul mercato e impieghi
di M. Ferrari
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