Lupo, altro passo verso la minor tutela

All’inizio di marzo la Commissione europea ha proposto una modifica mirata della Direttiva Habitat per quanto riguarda lo status di protezione del lupo (Direttiva n. 92/43/CEE).
La popolazione di lupi è aumentata in tutto il territorio europeo e non sussiste più il pericolo di estinzione, anzi la diffusione della specie è aumentata a tal punto da provocare danni ai cittadini e alle attività economiche.
La Commissione europea ha calcolato che nel 2022 c’è stata una spesa pubblica di 18,7 milioni di euro, nei 27 Paesi membri, per compensare i danni provocati dai lupi.

Le modifiche proposte

Oggi il lupo è considerato dalla legge europea come una specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa (allegato IV della direttiva europea).
Una volta che la modifica proposta dalla Commissione sarà approvata, il lupo rientrerà tra le specie animali di interesse comunitario il cui prelievo nella natura e lo sfruttamento potrebbero divenire oggetto di misure di gestione (allegato V).
Pertanto, cessa di essere applicato il regime che vieta qualsiasi forma di cattura e uccisione deliberata di esemplari previsto dall’articolo 12 della direttiva e inizia ad applicarsi quanto stabilito dall’articolo 14 che consente agli Stati membri, alla luce delle attività di sorveglianza sullo stato di conservazione della specie, di adottare misure per il prelievo nell’ambiente naturale di esemplari, facendo in modo di garantire il mantenimento della specie in uno stato soddisfacente.

Tratto dall’articolo in pubblicazione su L’Informatore Agrario n. 17/2025
Lupo, altro passo verso la minor tutela
di E. Comegna
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