Vino, conto alla rovescia per i progetti di promozione 2022-2023

vino bicchiere

Il prossimo 11 luglio scade il termine per la presentazione dei progetti di promozione nell’ambito dell’Ocm vino riferiti all’annualità 2022-2023. Con il decreto direttoriale n. 269920 del 15 giugno scorso, il Ministero delle politiche agricole ha introdotto alcune importanti novità sui progetti di promozione relativi alla campagna 2022-2023, allo scopo di garantire la massima partecipazione e il maggiore sostegno possibile agli operatori del settore vitivinicolo, anche in considerazione di un contesto internazionale caratterizzato da forte incertezza.

Si tratta di rettifiche al bando a valere sui fondi in quota nazionale, con l’innalzamento delle risorse disponibili a poco meno di 21,2 milioni di euro, dai 13,3 milioni precedentemente previsti, e del posticipo del termine per la presentazione dei progetti dal 4 all’11 luglio prossimo.

Precedentemente il Governo, con il decreto del Ministero delle politiche agricole n. 246465 del 1° giugno scorso, ha introdotto alcune deroghe alle disposizioni sulle modalità attuative della misura «Promozione sui mercati dei Paesi terzi» per il 2021-2022 tese a contrastare le turbative sui mercati internazionali causate dal conflitto in Ucraina e le implicazioni sulla filiera delle misure di contenimento dei contagi da Covid-19 in Cina. In particolare, i soggetti beneficiari che hanno previsto nei loro piani di promozione lo svolgimento di iniziative anche in Cina, Russia, Bielorussia e Ucraina, possono chiedere, entro l’8 luglio, una variante che riduce i costi totali del progetto, ferma restando la percentuale di contribuzione richiesta e fatte salve le spese già sostenute al momento della presentazione della domanda.
Qualora le iniziative siano destinate unicamente a uno (o più) dei quattro Paesi con le criticità individuate, il beneficiario potrà richiedere la cancellazione di tutte le attività programmate, fatte salve, anche in questo caso, le spese già sostenute.

La flessibilità, introdotta con il decreto del Mipaaf, riguarda anche il riutilizzo delle risorse finanziarie già impegnate, con i soggetti destinatari degli aiuti che potranno chiedere una variazione straordinaria (entro il 30 settembre di quest’anno) per lo spostamento, parziale o totale, delle risorse destinate alle iniziative in Cina, Russia, Bielorussia e Ucraina verso gli altri Paesi target, ma solo tra quelli già previsti dal progetto di promozione approvato. La modifica allo schema progettuale consente anche l’introduzione di attività diverse rispetto a quelle già programmate, ma non potrà comunque modificare l’importo complessivo del contributo ammesso, né la percentuale di contribuzione richiesta con la domanda di sostegno.