Nutrizione in frutteto: una questione di equilibrio

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Una strategia di fertilizzazione razionale è fondamentale per garantire produttività e corretto equilibrio vegeto-produttivo dei frutteti, sia che si parli di pomacee, sia di drupacee.
Per i frutteti nutrizione razionale significa fornire la dose giusta di nutriente al momento giusto: in letteratura, infatti, diversi studi evidenziano come il più delle volte sono gli apporti eccessivi di un elemento a creare squilibri nutrizionali nella pianta.

Un’adeguata presenza di elementi minerali negli organi del melo, ad esempio, è fondamentale per assicurarne la produttività: in assenza di concimazione, la disponibilità dei nutrienti nel suolo cala e quando la loro concentrazione scende sotto valori limite diminuiscono drasticamente crescita, rese e qualità delle produzioni (Fonte: “Nutrizione razionale del melo: cosa sapere” pubblicato su L’Informatore Agrario n. 9/2020).

Se parliamo di drupacee la corretta gestione della concimazione deve sincronizzare gli apporti di nutritivi con i reali fabbisogni delle piante relativamente allo stato fenologico in cui si trovano: un corretto piano di concimazione per il pesco in produzione, ad esempio, deve tenere conto, oltre che dei parametri fisico-chimici del suolo, della curva di crescita dei frutti: una concimazione equilibrata favorisce infatti la divisione cellulare nel periodo che va da fine fioritura a inizio indurimento del nocciolo, ponendo le basi per una produzione qualitativamente e quantitativamente soddisfacente. Il giusto equilibrio vegeto-produttivo della pianta è inoltre fondamentale anche per prevenire l’insorgere di fisiopatie e attacchi di patogeni (Fonte: “Concimazione del pesco più facile con la fertirrigazione” pubblicato su n. L’Informatore Agrario 28-29/2019).

Moltissime ricerche hanno inoltre evidenziato come i biostimolanti siano in grado di contenere le problematiche più diffuse in frutticoltura, come l’alternanza di produzione su melo: ricerche svolte dall’Università di Bologna hanno confermato come gli estratti di alga siano in grado di ridurre la variazione della produzione per pianta tra anni di carica e di scarica grazie anche a una minore oscillazione della percentuale di allegagione e della fertilità della pianta, mentre altri studi hanno mostrato come i trattamenti con estratti di alga possano incrementare in alcune varietà di melo e in determinati anni la percentuale di allegagione dei frutti. Altri studi ancora hanno evidenziato un aumento di resa e colore nel pesco e una riduzione dell’incidenza dello spacco (cracking) dei frutti del ciliegio dolce da 2 a 10 punti percentuali (Fonte: “BIOSTIMOLANTI PER UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE Cosa sono, come agiscono e modalità di utilizzo”, Edizioni L’Informatore Agrario).

Strategia di fertilizzazione completa: il parere dell’agricoltore

Squadra che vince non si cambia: nonostante l’aumento dei costi e le oggettive difficoltà nel reperimento dei fertilizzanti, Fabrizio Dolcetto, responsabile tecnico dell’Azienda Agricola Giaccone Giovanni (Ferrara) manterrà sui frutteti esattamente la stessa strategia nutrizionale dello scorso anno: «nei due corpi aziendali abbiamo circa 25 ha tra mele, pere, pesche, albicocche e susine e la fertilizzazione è essenziale per arrivare a raccolta con frutti di buona pezzatura e con la giusta qualità, ridurre i nutrienti sarebbe controproducente».

In questo periodo, in campo, Dolcetto si sta concentrando sulla fertilizzazione primaverile: «stiamo distribuendo NPK Original Gold®, un NPK a rilascio lento che utilizziamo da diversi anni. Su pomacee ne usiamo circa 6,5 q all’anno, un terzo in autunno e il resto in questo periodo.

È la base per la resa e la qualità dei frutti. Per superare i periodi di basse temperature stiamo provando Basfoliar® Spyra SL: abbiamo già trattato le drupacee e adesso lo stiamo distribuendo sulle pomacee; le prime impressioni sono molto positive, il frutticino centrale, che adesso è ancora piccolissimo, è rimasto verde, mentre negli anni scorsi è successo spesso che diventasse necrotico.

Utilizziamo anche Basfoliar® Kelp SL ad inizio fioritura su melo e pero per limitare la scalarità nella fioritura, che se è più omogenea si traduce poi in una migliore omogeneità anche dei frutti, a tutto vantaggio di calibro e produzioni». A rinforzare e migliorare l’azione del fertilizzante inseriamo nella miscela Basfoliar® Size O SL, che lavorando sulla divisione cellulare ci permette di aumentare la pezzatura dei frutti, migliorarne la forma e incrementando la conservabilità.

Nei frutteti dell’azienda si fa largo uso anche di Basfoliar® Fruit SP, fertilizzante composto NPK solubile in acqua con magnesio, zolfo e micronutrienti con alto contenuto di potassio: «ci aiuta molto con l’ingrossamento e la colorazione dei frutti sia su pomacee sia su drupacee».

Per ridurre la pressione di alcune fitopatie, Dolcetto sta provando una nuova soluzione a marchio Compo Expert: Invelop® White Protect, prodotto a base di Talco E553b, una sostanza di base autorizzata a livello europeo per la difesa di fruttiferi, olivo e vite da insetti e malattie fungine. «La speranza è che ci aiuti a contenere i danni da psilla su pero e anche da alternaria».

Precisione in frutteto

L’efficacia dei fertilizzanti è legata a doppio filo all’efficienza nella loro distribuzione: assioma valido sia per il pieno campo, sia per il frutteto: «la distribuzione di concime sulle colture specializzate come melo, pero, pesco o albicocco e anche vite richiede una precisione estrema – sottolinea Paolo Cera, marketing manager di Kuhn Italia.

La nuova gamma di spandiconcime portati MDS.2 si adatta proprio a questa esigenza, offrendo numerose possibilità di scelta per la sagoma, la capacità, i comandi di apertura e di chiusura o di regolazione delle valvole».

Spandiconcime MDS 14.2

La tecnologia alla base dell’efficienza di questa gamma è racchiusa nei dischi di spargimento MDS (Multi-Disc-System) appositamente studiati per gli spargimenti normali o tardivi su colture alte.

Di facile utilizzo, anche attraverso l’utilizzo per le tabelle di spargimento della intuitiva APP KUHN SpreadSet, garantiscono un’elevata precisione con fertilizzanti granulati, biologici (pellettati) sementi di cover crop o granulati anti-lumache. È possibile regolare, in base al tipo di concime, la larghezza di lavoro, la lunghezza e l’orientamento delle palette che possono essere impostate rapidamente in funzione dei consigli forniti nelle tabelle di regolazione.

Schermata della app Kuhn SpreadSet

I dischi si possono smontare rapidamente e senza utensili, facilitando lo svuotamento e la pulizia. L’uso dei dischi M2 consente di raggiungere una larghezza da 18 a 24 m in funzione dei prodotti da spargere, senza modificare la qualità dello spargimento e ottimizzando il rendimento al bordo delle parcelle. La linea MDS.2 prevede modelli con tramogge da 500/800 L (min/max) del modello 8.2 fino a 900/2000 (min/max) del modello 20.2 con una larghezza di lavoro comune a tutta la linea da 10 a 24 m a seconda dei dischi e del prodotto da distribuire.

Spandiconcime MDS 8.2

Lo spandiconcime MDS 8.2 è caratterizzato da una larghezza fuori tutto di 1,08 m, mentre il modello MDS 14.2 presenta una larghezza fuori tutto di 1,40 m. Il profilo compatto rende questi spandiconcime particolarmente adatti alle colture arboree e viticole. Gli angoli arrotondati della tramoggia del modello MDS 8.2 consentono una migliore uscita alla fine del filare senza danneggiare le colture o le piante, offrendo una maggiore manovrabilità in ogni situazione.

Tra gli aspetti tecnici più interessanti di questa linea segnaliamo il deflettore di spargimento su 2 file che garantisce uno spargimento direttamente alla base delle piante per le colture su file con uno scarto compreso tra 1,50 e 5 metri.

Dettaglio del deflettore di spargimento su 2 file

Questo accessorio opzionale amovibile, regolabile con rapidità e in modo semplice senza necessità di utensili, è in acciaio inossidabile al fine di garantire la massima durata. È la soluzione che garantisce un perfetto apporto di concimi minerali, posizionando il prodotto in prossimità delle radici, nell’ottica di sfruttare al massimo l’efficacia dei nutrienti, risparmiando prodotto e impattando meno sull’ambiente.