Italmopa: senza grano ungherese pane a rischio

L’industria molitoria italiana non sarà più in grado di garantire la produzione di farine di frumento tenero nei volumi richiesti dal mercato laddove non dovesse essere ritirata con urgenza la sciagurata decisione ungherese di applicare restrizioni all’esportazione di grano anche nei riguardi dei Paesi aderenti all’Unione europea.

Così Italmopa-Associazione Industriali Mugnai d’Italia (Federalimentare/Confindustria) commenta il decreto emanato dall’Ungheria che introduce un sistema di limitazione dell’export di cereali, e quindi di grano, considerati «derrate agricole strategiche».

«La misura adottata dall’Ungheria costituisce una chiara violazione del principio della libera circolazione dei beni nel mercato interno europeo e rimette in discussione i valori fondamentali enunciati nei Trattati Ue» sottolinea Emilio Ferrari, presidente di Italmopa.

«Una decisione inaccettabile che rischia di compromettere il corretto approvvigionamento in materia prima dell’industria molitoria italiana a frumento tenero il cui fabbisogno totale, pari complessivamente a 5,5 milioni di tonnellate di grano, è garantito per il 65 % dalle importazioni, da Paesi comunitari o Paesi terzi, del quale oltre il 30% percento è costituito da grano ungherese».