Pac e giovani: le criticità secondo la Corte dei conti

La Corte dei conti italiana ha pubblicato una relazione speciale che indaga sull’efficacia e sull’efficienza dell’utilizzo della Riserva nazionale dei titoli della Pac a favore dei giovani e dei nuovi agricoltori (Delibera n. 3/2021 della Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali della Corte dei conti).

Queste due categorie di beneficiari sono quelle che assorbono ogni anno la maggior parte delle risorse disponibili nel bacino della Riserva nazionale. La Corte dei conti ha voluto eseguire una ricognizione su questo strumento confluito in un rapporto di oltre 100 pagine, ricco di descrizioni, dati e valutazioni.

La Corte giudica complessivamente positivo l’impatto delle misure della politica agricola europea sull’attrazione e il mantenimento dei giovani agricoltori nelle zone rurali; tuttavia tali misure sono spesso insufficienti per affrontare da sole le due barriere principali al ricambio generazionale – l’accesso alla terra e al capitale – che dipendono principalmente dalle politiche legali, sociali e fiscali nazionali.

Permangono, inoltre, criticità legate all’utilizzo della Riserva nazionale (costituita obbligatoriamente da ogni Stato membro con la finalità di finanziare a fondo perduto specifiche categorie, tra cui i giovani e nuovi agricoltori) e al rischio di una «deriva in senso assistenziale dei sostegni alle categorie dei giovani e nuovi agricoltori», dovuta a una scarsa programmazione dell’impatto delle scelte nazionali nel medio-lungo periodo.

Secondo la Corte, opportuna risulterebbe la limitazione nell’utilizzo della quota di Riserva per la liquidazione delle soccombenze alle sole decisioni giudiziarie o amministrative definitive, e non anche a quelle pendenti, tenendo conto della rilevanza di tali importi (7.000.000 di euro per il 2019), oltre alla previsione di un sistema di tracciamento e verifica a livello centrale a ciò dedicato, che sembra attualmente mancare.

Da ultimo, si mette in evidenza l’esigenza di potenziare i meccanismi di controllo, anche attraverso un robusto coinvolgimento e responsabilizzazione dei Caa locali (Centri autorizzati di assistenza agricola), verificando la presenza e la corretta applicazione dei meccanismi premiali e/o sanzionatori contenuti nelle clausole convenzionali tra questi soggetti e gli Organismi pagatori.

Filippo De Grazia