Gestione combinata di afide grigio e lanigero del melo

afide lanigero

Tra i fitofagi che attaccano il melo gli afidi rivestono un ruolo molto rilevante, sia per la loro dannosità potenziale sia per l’indispensabile adozione di strategie di difesa insetticida. Le specie principali sono in ordine di importanza: afide grigio (Dysaphis plantaginea), afide lanigero (Eriosoma lanigerum) e afide verde (Aphis pomi).

L’afide grigio rappresenta uno degli insetti chiave del melo e del cotogno, richiedendo sempre l’impostazione di una strategia di difesa per contrastare i possibili gravi danni alla produzione. Anche in presenza di bassi livelli di popolazione, in virtù del suo elevato potenziale riproduttivo, il fitomizo può determinare aborti fiorali e interferenza con lo sviluppo dei germogli e dei frutti. Questi ultimi risultano di piccole dimensione, deformati e talvolta anche interessati dalla presenza di fumaggini sviluppatesi dall’abbondante produzione di melata.

Nell’ultimo decennio si è registrato diffusamente un generale incremento dei frutteti infestati dall’afide lanigero. La recrudescenza degli attacchi dell’afide lanigero è attribuibile a una serie concomitante di concause non sempre di chiara definizione, partendo dall’esclusione dalle linee di difesa di insetticidi di comprovata efficacia (ad esempio, vamidothion, clorpirifos). Non va altresì sottovalutata l’interferenza degli insetticidi nei confronti dei parassitoidi, in primis Aphelinus mali, soprattutto dopo l’adozione di strategie per il controllo di cimice asiatica. Inoltre gli inverni sempre più miti possono incrementare la sopravvivenza degli stadi svernanti, che si traduce in elevate ed anticipate popolazioni primaverili.

Gli organi interessati dall’iniezione di saliva del fitomizo subiscono alterazioni neoplastiche (tumori, galle); in particolare se viene colpito l’apparato radicale, si assiste a uno stentato sviluppo della pianta, mentre sulla parte aerea si possono avere disseccamenti dei rametti e mancato sviluppo delle gemme a frutto. Vi è anche un danno diretto alla produzione, attraverso lo sviluppo di fumaggini sul frutto e conseguente deprezzamento commerciale.

Difesa da afide grigio e lanigero

Attualmente i programmi di difesa integrata prevedono una gestione combinata dei due principali afidi del melo, attraverso interventi sia in fase pre-fiorale che post-fiorale. Per molteplici motivazioni i migliori risultati di contenimento si ottengono dall’intervento eseguito in pre-fioritura, mirato principalmente verso le fondatrici e fondatrigenie dell’afide grigio. In tale fase le popolazioni sono più rarefatte e sensibili ai trattamenti e si può sfruttare una selettività di posizione degli insetticidi verso le specie di utili.

Il timing post-fiorale, oltre a svolgere un’azione di completamento verso D. plantaginea, concorre nel contenere la migrazione delle neanidi di afide lanigero che uscendo dai siti di svernamento colonizzano la vegetazione.

Le restrizioni nel portafoglio dei prodotti fitosanitari, le mutate condizioni climatiche e le ripercussioni sulla biologia degli afidi e, infine, la comparsa di nuove molecole aficide sono le principali motivazioni che inducono alla costante verifica di innovative strategie di gestione. In tale contesto, il 2019 è da considerarsi un anno di svolta stante le limitazioni d’uso di alcuni neonicotinoidi, che avevano rappresentato i pilastri della gestione degli afidi del melo. Tra le nuove alternative insetticide di recente introduzione si segnalano sulfoxaflor (Closer) e flupyradifurone (Sivanto Prime).

Sulfoxaflor, sostanza attiva appartenente al gruppo 4C della classificazione IRAC, agisce come agonista sul recettore acetilcolinico. Presenta azione sistemica e translaminare e uno spettro d’azione ampio che comprende afidi, cicaline, psille aleurodidi e cocciniglieSugli stessi target risulta attivo flupyradifurone appartenente alla famiglia chimica delle butenolidi, inserita nel gruppo 4D dell’IRAC in quanto l’azione a livello del sistema nervoso risulta specifica e differente dai neonicotinoidi o dal succitato sulfoxaflor.

 

Tratto dall’articolo in pubblicazione su L’Informatore Agrario n. 13/2020
Strategie innovative di difesa dagli afidi del melo
di M. Baledessarri, W. Rizzolli
L’articolo completo sarà disponibile anche su Rivista Digitale