Uva da tavola: potatura consapevole conoscendo la fertilità delle gemme

infiorescenze uva da tavola

Negli ultimi anni si è assistito a un notevole incremento del numero di varietà di vite a uva da tavola, essenzialmente apirene. Le informazioni relative alle tecniche colturali per tali varietà sono spesso limitate, anche per una importante operazione come la potatura invernale.
La tecnica della dissezione delle gemme permette di determinare la fertilità potenziale di una varietà e può risultare utile al fine di stabilire la modalità di potatura da effettuare. Nel 2018 è stata condotta in Puglia una prova per determinare sia la fertilità potenziale sia quella reale di 15 varietà di uva da tavola utilizzando la tecnica della dissezione delle gemme.

I risultati ottenuti hanno mostrato una buona affidabilità del metodo della dissezione con dati molto simili tra le due rilevazioni.

Alcune differenze riscontrate per alcune varietà differenze sono imputabili alla difficoltà di distinguere i primordi delle infiorescenze per varietà con più primordi (2-3) o per le limitate dimensioni del cono gemmario oppure alla elevata incidenza di gemme cieche rilevata in campo. In conclusione, i dati ottenuti consentono di poter utilizzare la dissezione delle gemme al fine di poter meglio ottimizzare le operazioni di potatura invernale per produzioni di qualità e con un buon equilibrio vegeto-produttivo della pianta.

Il metodo: dissezione e fertilità potenziale

Il metodo di dissezione delle gemme di vite per determinarne la fertilità è stato sviluppato dalla Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO), e dal Victorian Department of Agricolture (Australia) nei primi anni 70. Negli ultimi anni tale tecnica si è discretamente diffusa in alcune aree viticole del mondo (Paesi di matrice anglosassone) soprattutto per ottenere prodotti di elevata qualità. Per l’analisi di un tralcio di dieci gemme sono necessari in media 15-20 minuti, e occorreranno circa 2-3 ore a un tecnico esperto per stimare la fertilità di un vigneto omogeneo dal quale sono stati prelevati dieci tralci. Tale servizio può essere fornito dallo spin-off accademico Agridatalog dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro alle aziende viticole che ne fanno richiesta.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 9/2020
Uva da tavola: potatura consapevole conoscendo la fertilità delle gemme
di G. Ferrara, F. Pesce, C. Pacucci, A. Mazzeo
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