Mais: difendersi da piralide e diabrotica per contenere le micotossine

larva di piralide su mais

Negli ultimi anni la problematica delle micotossine, contaminanti naturali prodotti all’attività di muffe, ha profondamento influenzato le filiere e i mercati cerealicoli. Nel frumento tenero e duro, ma più frequentemente nel mais da granella, le produzioni nazionali possono presentare difetti sanitari da contenuti in micotossine non conformi alle normative, ai capitolati di fornitura o, comunque, elevati.

Il Mipaaf in concerto con le Regioni ha attivato una serie di programmi di ricerca applicata con lo scopo di individuare i più indicati percorsi tecnici per indurre un maggiore controllo delle contaminazioni. A conclusione di questi programmi sono state messe a punto le «Linee guida per il controllo delle micotossine nella granella di mais e frumento tenero e duro (LG)», che riassumono, con finalità operative, i punti critici e gli interventi per ridurre la probabilità di incorrere in elevate contaminazioni da micotossine nella granella di mais. Tra questi interventi rientra anche il controllo di alcuni fitofagi, quali la piralide e la dibrotica, che nel complesso acuiscono lo stress della coltura.

Efficacia dei trattamenti insetticidi nel controllo della contaminazione da aflatossine

L’attacco delle larve di piralide del mais (Ostrinia nubilalis) e di altri minatori non è causa diretta di sviluppo di funghi, ma Aspergillus flavus cresce più rapidamente in cariossidi danneggiate da erosioni perché più esposte alla penetrazione del micelio. Inoltre, le piante soggette a infestazioni e sotto stress possono poi indurre una maggiore sintesi di tossine al fungo.

L’attacco delle larve di diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera), danneggiando l’apparato radicale, espone la pianta a maggiori stress idrici e nutrizionali. Gli attacchi degli insetti inducono un significativo calo delle rese e quindi un proporzionale aumento della concentrazione delle aflatossine

Efficacia nel controllo della contaminazione: elevata

Strategie

  • Piralide: in caso di probabile forte infestazione trattare con insetticidi contro le larve di seconda generazione. Il trattamento è efficace dal momento in cui le catture degli adulti della prima generazione diventano costanti.
  • Diabrotica: in caso di monosuccessione rilevare l’entità dell’infestazione mediante trappole cromotropiche per la verifica della presenza di adulti (soglia critica 6 catture al giorno o altra soglia indicata dai Dpi regionali). Se la soglia è superata attuare l’avvicendamento o effettuare trattamento adulticida e/o impiegare geodisinfestanti nel ciclo colturale successivo.
    In ogni condizione rispettare le indicazioni del Pan

Efficacia dei trattamenti insetticidi nel controllo della contaminazione da fumonisine

L’attività larvale della piralide (Ostrinia nubilalis) e di sesamia (Sesamia ssp.) favorisce in modo determinante la diffusione della muffa tossigena e quindi la contaminazione della granella

Efficacia nel controllo della contaminazione: molto elevata

Strategie: In ogni condizione rispettare le indicazioni del Pan

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 11/2016
Arrivano le Linee guida per il controllo delle micotossine nel mais
di A. Reyneri, G. Bruno, C. Balconi, M.G. D’Egidio
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