Combi Mais 6.0 si rinnova con due ibridi e ancora più precisione

Per la sua sesta edizione Combi mais, l’ormai famoso protocollo di coltivazione delle 20 t/ha di granella, si rinnova ancora ma soprattutto raddoppia, affiancando l’ibrido SY Fuerza all’ibrido Sy Brabus, entrambi di Syngenta.
L’obiettivo è quello di estendere la gamma delle sue applicazioni: da quest’anno, infatti, non solo per uso alimentare umano, visto che il Brabus viene totalmente utilizzato per la produzione di polenta a marchio “Viaggiator goloso”, ma anche zootecnico. SY Fuerza, infatti, è un ibrido che si caratterizza per la propensione all’impiego come pastone.

Questa solo una delle tante novità dell’edizione 6.0 presentata lo scorso 21 maggio presso la nuova sede dell’Associazione Granaria di Milano nella Torre uffici SogeMi, la società che gestisce i mercati agroalimentari all’ingrosso di Milano.

Il protocollo messo a punto da Mario Vigo, Presidente di Innovagri, conferma infatti l’impiego di metodologie sempre più sofisticate in materia anche di precision farming, irrigazione e nutrizione messe a punto dai partner del progetto, ma partiamo dall’inizio.

Mezzi tecnici di ultima generazione al servizio del mais

Come nelle precedenti annata la superficie del protocollo presso l’azienda Folli a Robbiano di Mediglia è di circa 30 ettari, suddivisi in tre parcelle (1a e 1b dotate di impianto di subirrigazione indipendente per diversificare gli apporti nutrizionali, 2 e 3). Le semine sono state effettuate il 2 e il 3 aprile per le parcelle 1a, 1b e 2; il 9 aprile per la 3 in situazioni climatiche molto differenti (terreno molto asciutto per la 1 e la 2 e molto bagnato per la 3). La nutrizione in fertirrigazione vede l’impiego di Idrofloral 10.50.10 e 15.10.30 di CIFO distribuiti in 5 subirrigazioni dalla 5°alla 14°settimana di vegetazione per garantire le 270 unità di N per ettaro, nello specifico: 1a -3 interventi con 10.50.10 seguiti da 2di 15.10.30, mentre 1b – 5 interventi con 15.10.30.
Quilt Xcel e Ampligo di Syngenta sosterranno la fisiologia delle piante e proteggeranno dagli attacchi di piralide quando le trappole rileveranno il superamento della soglia di dannosità e si integreranno con l’impiego del biostimolante Sinergon Plus e K+S 64 di CIFO per limitare gli stress e favorire l’accumulo di amido.
Sempre sul fronte della nutrizione con i concimi organo-minerali ad elevata efficienza Unimer mette a disposizione il Flexifert, distribuito in presemina con spandiconcime Kuhn e Super Azotek N32 in sarchiatura. Inoltre, prima della preparazione del letto di semina è stato distribuito Microlife, ammendante mirato a migliorare struttura e fertilità del suolo.

Il team di Combi Mais 6.0, da sinistra: Lorenzo Maggioni (Kuhn), Mario Scaburri (Topcon), Matteo Ravanelli (SDF), Amedeo Reyneri, Mario Vigo, Francesco Scrano (Syngenta), Leo Bertolani (coordinatore agronomico del protocollo), Massimo Andreotti (CIFO), Alessandro di Maio (Unimer) e Alberto Puggioni (Netafim).

Protocollo sempre più “preciso”

Sul fronte della precisione Topcon Agriculture ha installato sulla trattrice Deutz-Fahr 7250 TTV i sistemi guida parallela e di mappatura: Monitor X35, volante elettrico AES35 e sensore Cropspec mentre Netafim, oltre al sistema di subirrigazione, fornisce i sensori per l’umidità del terreno Netasense e la centralina Umanage per l’irrigazione da remoto.

Novità di quest’anno è Farmshots, piattaforma digitale di Syngenta che permette di identificare fattori di discontinuità nell’appezzamento sulla base della rilevazione NDVI fornendo supporto alle decisioni in termini di nutrienti, agrofarmaci e irrigazione. Il coordinamento di tutti gli step delle attività è stato affidato, come negli anni precedenti, alla regia di Amedeo Reyneri, docente di agronomia e colture erbacee presso l’Università di Torino.
La raccolta verrà effettuata con mietitrebbia dotata di sensori ed eventualmente NIR che misureranno i dati produttivi e di umidità generando la mappa della produzione, fondamentale per capire cosa è successo, punto per punto dell’appezzamento e perché. L’incrocio con le mappe di vegetazione (da Farmshots), le analisi del terreno e le mappe di produzione, permetteranno di accertare le aree e le motivazioni di stress, da correggere nel successivo ciclo produttivo.