coltivazione vigneto, orticoltura, tecniche agricoltura biologica, legislazione settore agricolo, piante giardino, case e rustici, energie rinnovabili, frutteto, medicina e alimentazione

Speciale Difesa drupacee

Speciale Difesa drupacee - Fenomeno segnalato in diversi areali

Speciale Difesa drupacee - Le prove condotte in tre diverse aree dell' Emilia-Romagna hanno evidenziato che fra i prodotti testati spirotetramat è risultato significativamente e/o numericamente più efficiente. Buprofezin, in entrambe le formulazioni, ha mostrato un' attività apprezzabile, in particolare in I generazione, così come acetamiprid. Clorpirifos-metile ha raggiunto risultati contradditori, mentre imidacloprid non ha fornito livelli di efficacia sufficienti, così come piriproxifen. Inoltre è consigliabile intervenire quando le neanidi sono in migrazione. BIBLIOGRAFIA

Speciale Difesa delle pomacee - Nel 2017-2018 sono state condotte nel Ravennate diverse sperimentazioni volte a verificare l' efficacia di un formulato a base di fluopyram in miscela con fosetil-Al (Luna Care) contro Stemphylium vesicarium. Questo formulato, impiegato in prove di efficacia a partire dalla fase di caduta petali, ha garantito un efficace contenimento della malattia anche in condizioni di elevata pressione infettiva.

Speciale Difesa drupacee - Nel biennio 2012-2013 su tre pescheti nel Faentino sono state condotte tre prove per verificare l' efficacia di spirotetramat (Movento) applicato in post-fioritura nei confronti dell' afide verde del pesco (Myzus persicae). Spirotetramat ha mostrato un' eccellente attività e una notevole persistenza quando applicato sia su popolazioni attese (preventivo) sia già presenti (terapeutico) portando alla conclusione che potrebbe bastare 1 solo trattamento post- fiorale. Flonicamid ha evidenziato una buona efficacia, ma per un periodo più breve, così come i due neonicotinoidi imidacloprid e tiametoxam

Speciale Difesa delle pomacee - Presentazione - Gli andamenti climatici particolarmente favorevoli degli ultimi quattro anni hanno favorito la diffusione della maculatura bruna in tutto l' areale di coltivazione del pero, soprattutto sulle varietà più suscettibili quali Abate Fétel. La difesa diretta alla chioma va considerata in abbinamento a quella indiretta, mediante riduzione dell' inoculo con interventi di sanificazione al cotico erboso.

Speciale Difesa delle pomacee - Il Gruppo Operativo «MAC» finanziato dalla Regione Emilia-Romagna a seguito della recrudescenza della malattia negli ultimi anni ha individuato le strategie di difesa della chioma da Stemphylium vesicarium in funzione del rischio infettivo allo scopo di assicurare la massima efficacia limitando al contempo cali di sensibilità del fungo alle sostanze attive oggi disponibili

Speciale Difesa delle pomacee - Presentazione - La gestione fitosanitaria del melo impone di conoscere sia patogeni e insetti noti, sia quelli di più recente introduzione. Tra i patogeni va costantemente monitorata la diffusione degli scopazzi del melo (Apple Proliferation), malattia trasmessa da due specie di psillidi Cacopsylla picta e C. melanoneura, il cui impatto economico viene ritenuto inaccettabile dalla normativa fitosanitaria europea.

Speciale Difesa delle pomacee - La fitoplasmosi Apple Proliferation (AP) rappresenta una delle più temute malattie del melo con un impatto economico inaccettabile secondo la normativa fitosanitaria europea. Nel territorio trentino l' incidenza media delle piante sintomatiche è dello 0,2-1,85% con leggera crescita nel 2020. Le misure di contenimento oggi sono il monitoraggio e il controllo degli insetti vettori rappresentati da Cacopsylla picta e Cacopsylla melanoneura. BIBLIOGRAFIA

Speciale Difesa delle pomacee - Nel biennio 2018-2019 sono state condotte due prove nel Veronese per verificare l' efficacia di diverse strategie che prevedevano l' inserimento di fluxapiroxad (Sercadis) nel controllo della ticchiolatura del melo. In entrambe le annate, caratterizzate da elevata pressione della malattia, l' impiego di fluxapiroxad applicato in periodi particolarmente piovosi ha garantito un' ottimale controllo della ticchiolatura, unitamente al controllo dell' oidio, caratteristica particolarmente utile per contenere il numero di residui alla raccolta. BIBLIOGRAFIA

Speciale Difesa pesco - L' impiego dei feromoni sessuali rappresenta il mezzo di riferimento nella lotta a cidia e anarsia del pesco. Per ottimizzare l' efficacia è fondamentale prevedere una corretta applicazione che tenga in considerazione la tipologia di frutteto e il livello di popolazione dell' insetto

La fusariosi del riso rappresenta un problema per la risicoltura e, essendo una malattia trasmessa per seme, costituisce un problema anche per le ditte sementiere. La concia a base di procloraz (prodotto chimico maggiormente impiegato allo scopo negli ultimi 10 anni) non sarà più possibile a partire dal 2015: nel tentativo di trovare un valido sostituto è stata effettuata una prova per confrontare l' efficacia di fludioxonil e procloraz. I risultati mostrano che fludioxonil nelle analisi di germinabilità di laboratorio causa una lieve fitotossicità, inferiore a quella causata da procloraz. In campo l' efficacia dei due prodotti è analoga. BIBLIOGRAFIA

Nella quattro giorni convegnistica verranno discusse alcune tra le principali problematiche nella difesa da insetti, erbe infestanti e funghi in Italia. Temi caldi delle Giornate saranno il nuovo quadro normativo recentemente approvato, il comportamento degli agrofarmaci sulla salute e sull' ambiente e le macchine per l' applicazione

Speciale Difesa delle pomacee - Stemphylium vesicarium svolge il suo ciclo alternando la fase saprofitaria con quella parassitaria. Foglie di pero cadute al suolo, ma soprattutto foglie secche di piante infestanti presenti nel pereto rappresentano il substrato per lo sviluppo della fase saprofitaria. Occorre adottare tutti quegli interventi meccanici, fisici, chimici e con microrganismi antagonisti per ridurre il potenziale di inoculo; operazioni da intendersi non come risolutive o assolute, bensì come scelte che si integrano

Speciale Difesa delle pomacee - La patina bianca delle mele è un inestetismo dei frutti causata da funghi del genere Tilletiopsis spp. in grado di deprezzare qualitativamente il prodotto generando ingenti perdite soprattutto in annate caratterizzate da primavere con frequenti precipitazioni e prolungate bagnature fogliari. La corretta gestione agronomica rappresenta la principale forma di prevenzione. BIBLIOGRAFIA