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vigneto, orto, turismo rurale, istruzione agraria, manutenzione trattori, meccanizzazione agricola, lavoro e previdenza agricola, arboricoltura e frutticoltura, difesa piante frutto, rustici campagna, allevamenti animali, apicoltura, piccoli allevamenti, alimentazione ortaggi e cereali |
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ENERGIE RINNOVABILI
Sfoglia per argomento: Tutti gli argomenti / ENERGIE RINNOVABILI / tecnica: energia rinnovabile
Il potenziale delle foreste AlpineI due fattori chiave per lo sfruttamento della biomassa nel Nord Italia sono la meccanizzazione e la corretta conservazione L'Informatore Agrario n. 19 Supplemento Legno - Energia: mobilizzare la risorsa, pag. 7 del 14/05/2010
Biomassa forestale nell' AppenninoLe risorse legnose sono rappresentate da rimboschimenti di conifere e cedui. Per sfruttarli ci vogliono meccanizzazione ad hoc e operatori forestali esperti L'Informatore Agrario n. 19 Supplemento Legno - Energia: mobilizzare la risorsa, pag. 10 del 14/05/2010
Le piantagioni fuori forestaOgni arboreto specializzato richiede un sistema di raccolta specifica, a seconda del prodotto che si vuole ottenere: legna da ardere, da opera, cippato L'Informatore Agrario n. 19 Supplemento Legno - Energia: mobilizzare la risorsa, pag. 12 del 14/05/2010
I residui legnosi dell' agricolturaLe proposte del Cnr per la meccanizzazione - Dalle potature di vigneti, oliveti e frutteti si possono ottenere fino a 2 t/ha anno e le soluzioni per la raccolta che hanno dato buoni risultati sono molteplici L'Informatore Agrario n. 19 Supplemento Legno - Energia: mobilizzare la risorsa, pag. 14 del 14/05/2010
Nocciolino d' oliva, il «pellet» delle aree mediterraneeIn Puglia, grazie a una denocciolatrice innovativa, senza compromettere la resa in olio e con bassi consumi energetici, è stato ottenuto nocciolino d' oliva con caratteristiche di biocombustibile migliori rispetto a campioni analizzati in diversi Paesi mediterranei ed equiparabili a quelle richieste al pellet legnoso di prima qualità. BIBLIOGRAFIA L'Informatore Agrario n. 20, pag. 39 del 23/05/2019
Vitenergy 1: viti ibride per la produzione di bioenergieIl progetto ha avuto come principale obiettivo l' individuazione e la valutazione di varietà di vite ibride da utilizzare come fonte di bioenergie. Risultano infatti potenzialmente molto interessanti per la minore sensibilità alle principali malattie fungine, l' elevata produttività di uve con alti contenuti zuccherini, l' adattabilità agli ambienti non ottimali per la viticoltura tradizionale. BIBLIOGRFIA L'Informatore Agrario n. 20, pag. 48 del 19/05/2016
Vitenergy 1: viti ibride per la produzione di bioenergieIl progetto ha avuto come principale obiettivo l' individuazione e la valutazione di varietà di vite ibride da utilizzare come fonte di bioenergie. Risultano infatti potenzialmente molto interessanti per la minore sensibilità alle principali malattie fungine, l' elevata produttività di uve con alti contenuti zuccherini, l' adattabilità agli ambienti non ottimali per la viticoltura tradizionale. BIBLIOGRFIA L'Informatore Agrario n. 20, pag. 48 del 19/05/2016
Oli vegetali, le opportunità si fanno molto interessantiSpeciale Oli vegetali - Presentazione - La tariffa di 0,28 euro/kWh per l' energia elettrica da biomasse è una opportunità da cogliere anche per gli oli vegetali: quelli di colza e di soia oggi quotano un valore che premia produttori di elettricità e spremitori. Anche l' autoproduzione per uso aziendale è possibile e conveniente L'Informatore Agrario n. 22, pag. 27 del 04/06/2010
Fare energia dal colza conviene solo se si vende anche il caloreSpeciale Oli vegetali - Con il prezzo attuale a circa 1 euro/L di olio tracciato, produrre energia da olio vegetale grezzo conviene solo se viene valorizzata anche l' energia termica. In questo modo il tempo di ritorno dell' investimento iniziale si attesta intorno ai 2 anni L'Informatore Agrario n. 22, pag. 28 del 04/06/2010
Soia, colza e girasole, come cambiano le rese in olioSpeciale Oli vegetali - Le oleaginose più adatte al territorio italiano (colza, soia e girasole) hanno produzioni di semi molto differenti, che non coincidono però con le rese in olio. Per la sostenibilità della coltura è fondamentale trovare una collocazione anche per le farine di estrazione o i panelli L'Informatore Agrario n. 22, pag. 30 del 04/06/2010
Colza, dal campo al serbatoio tutto in aziendaSpeciale Oli vegetali - Produrre olio di colza e impiegarlo come carburante nei trattori aziendali sembra fattibile. La seguente sperimentazione individua la superficie da investire, le caratteristiche del frantoio e dei motori, e costi e ricavi al netto dell' accisa, che resta ancora il principale ostacolo alla convenienza economica della filiera L'Informatore Agrario n. 22, pag. 34 del 04/06/2010
Biogas, ancora «sprecati» gli sfalci del verde pubblicoLa normativa attuale considera come rifiuti gli sfalci di aree verdi pubbliche, ostacolando gli enti che le gestiscono e che potrebbero ridurre i costi di smaltimento conferendoli a impianti di biogas. Ma il Collegato agricolo in discussione al Senato, se approvato, li classificherà come non rifiuti L'Informatore Agrario n. 22, pag. 50 del 02/06/2016
A certificare la biomassa ci pensa il Laboratorio ABCDal 2011 il Laboratorio dell' Università di Padova esegue tutte le prove fisico-meccaniche richieste per la certificazione di qualità dei biocombustibili legnosi e svolge un' attività di supporto nella valutazione delle filiere per la valorizzazione energetica delle biomasse legnose L'Informatore Agrario n. 22, pag. 52 del 02/06/2016
Biocombustibili «mediterranei», potenzialità ancora inespressePer nocciolino di oliva e residui di frutta a guscio le analisi mostrano valori paragonabili a quelli del pellet di legno vergine; l' elevato contenuto di azoto e ceneri delle potature di olivo e vite rende più complicata la loro valorizzazione energetica. Una precisa caratterizzazione di questi sottoprodotti può favorirne un mercato come biocombustibili L'Informatore Agrario n. 22, pag. 56 del 07/06/2018
Piccoli impianti e sottoprodotti per fare reddito con il biogasI nuovi incentivi, il cui valore cambia in base alla potenza installata e alla dieta del digestore anaerobico, premiano principalmente gli impianti alimentati con sottoprodotti biologici (ad esempio gli effluenti zootecnici che sono a costo zero per la stalla) al di sotto dei 300 kW L'Informatore Agrario n. 22 Supplemento Energia rinnovabile, pag. 11 del 06/06/2013
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