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Vita in Campagna
Sommario rivista Approfondimento
11
Novembre

  2006
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PICCOLI ALLEVAMENTI
Come gestire gli allevamenti di avicoli
se il pascolo è vietato per l'influenza aviaria

 


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La possibilità che si sviluppi nuovamente negli allevamenti avicoli l’influenza aviaria può portare a restrizioni sanitarie che obbligano a tenere gli animali al chiuso. In questo caso è importante realizzare all’esterno del pollaio una «veranda», per non togliere loro i benefici effetti del sole. È poi importante mantenere una giusta concentrazione di animali nel ricovero e gestire al meglio l’alimentazione e l’igiene

Le organizzazioni sanitarie prevedono per questo inverno la possibilità che si sviluppi nuovamente negli allevamenti avicoli l’influenza aviaria (vedi notizie fornite nel riquadro). Per questo potrebbero scattare a livello nazionale e regionale le restrizioni sanitarie che obbligano a tenere gli animali al chiuso, pure se si tratta di pochi capi per autocosumo.
Cosa fare allora quando si è costretti a mantenere gli avicoli al chiuso? Innanzi tutto è importante realizzare una piccola «veranda» esterna per non togliere agli animali i benefici effetti del sole. In secondo luogo è necessario mantenere una giusta concentrazione di animali nel ricovero e curare la qualità dell’alimentazione e l’igiene del ricovero.
La «veranda» per i bagni di sole

Il sole ha degli effetti molto positivi sulla vita degli animali. Attraverso i raggi ultravioletti, infatti, permette la sintesi della vitamina D e altre funzioni stimolanti. I raggi ultravioletti poi hanno la capacità di inattivare i virus.
Adiacente al ricovero è pertanto importante realizzate una «veranda» con le caratteristiche evidenziate nei disegni; questa avrà peculiarità diverse a seconda che si tratti di un allevamento di polli, faraone, tacchini o di palmipedi (anatre e oche).
Gli altri aspetti da non trascurare
Mantenete la giusta concentrazione di animali nel ricovero.
In una situazione di emergenza, che può durare anche molte settimane, è necessario che la concentrazione di animali prevista per un ricovero con pascolo venga diminuita, per garantire il mantenimento di un ottimale livello di benessere nel gruppo.
Questa concentrazione varia da specie a specie:
– per i polli si consiglia di non superare i 4 capi per metro quadrato;
– per le faraone, anche se di dimensioni inferiori ai polli, si consiglia di mantenere la stessa concentrazione di 4 capi per metro quadrato perché si tratta di animali che si muovono molto;
– per quanto riguarda i tacchini si consiglia di non superare i 2-3 capi a metro quadrato;
– per le anatre la concentrazione ideale è di 3 capi per metro quadrato;
– per le oche non vanno superati i 2 capi per metro quadrato.
Garantite il massimo benessere nel gruppo.
Nel ricovero chiuso agli animali non devono mancare quelle caratteristiche ambientali che garantiscono loro, con la libertà di comportamento, un ottimo livello di benessere.
Per polli, faraone e tacchini deve essere disponibile un idoneo spazio posatoio per il riposo notturno. A tale proposito un terzo del ricovero deve essere attrezzato con posatoi.
Anatre
e oche non necessitano invece di posatoi per il riposo notturno e quindi il pavimento del ricovero deve essere totalmente libero.
Curate la qualità dell’alimentazione. Curate con particolare attenzione l’alimentazione (1).
Importante è la presenza di foraggi verdi che devono sempre essere disponibili in una rastrelliera (per non essere calpestati e imbrattati dagli animali) e al massimo ogni due giorni, se non utilizzati, devono essere sostituiti per evitare pericolose muffe che possono far ammalare gli animali.
L’igiene del ricovero previene le malattie.
L’igiene del ricovero è fondamentale per evitare lo sviluppo di malattie.
Il pavimento deve quindi essere coperto con uno strato di almeno 10 cm di truciolo di legno o paglia tritata.
La distribuzione dell’acqua di bevanda deve essere fatta utilizzando sotto l’abbeveratoio una grata per il drenaggio, evitando così che venga bagnata la lettiera permanente.
All’interno del ricovero deve essere favorita la ventilazione naturale per prevenire l’eccessiva umidità; l’ideale è la presenza di un’apertura a vasistas che non determina pericolose correnti per gli animali.

(1) Oltre ai consigli qui forniti vi rimandiamo senz’altro al supplemento de «i Lavori», rubrica Allevamenti, nel quale trovate mese per mese le istruzioni per condurre con successo un piccolo allevamento di avicoli per quanto riguarda la concentrazione degli animali nei ricoveri, l’alimentazione e gli interventi sanitari.

 

Sommario rivista Maurizio Arduin


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