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Vita in Campagna
Sommario rivista Approfondimento
2
Febbraio

  2006
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ORTO
Come coltivare alcuni ortaggi in un orto molto piccolo (o minimo)

 


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L’orto familiare, solitamente di un centinaio di metri quadrati di superficie, capace di soddisfare in parte o in tutto le esigenze di una famiglia, appaga molto i piccoli coltivatori, anche se richiede impegno ed organizzazione abbastanza costanti nell’arco dell’anno. Al contrario un orto molto piccolo (o minimo) non può certo fornire prodotti sufficienti per una famiglia, ma può tuttavia essere la fonte di una limitata quantità di ortaggi e non richiede un particolare dispendio di tempo ed energia

Attorno ai centri abitati e pure in campagna non di rado capita che il piccolo orticoltore coltivi qualche ortaggio su piccole superfici, spesso pari o inferiori ai dieci metri quadrati.
Anche se piccola, tuttavia, la superficie a disposizione può essere organizzata con razionalità in modo da poter dare qualche prodotto quasi in tutti i mesi dell’anno. Questo richiede un po’ di organizzazione, ma non certo l’impegno di un orto di maggiori dimensioni.
Bisogna comunque apprendere le tecniche di coltivazione degli ortaggi che si desiderano coltivare, e rispettare con rigore i tempi di semina e di trapianto.
I supplementi «i Lavori», allegati ogni bimestre a Vita in Campagna, sono una valida guida per i tempi di esecuzione di semine e trapianti, e per tutti gli altri lavori dell’orto.
Lo schema di coltivazione riportato a pag. 23 può servire come punto di partenza per realizzare un orto molto piccolo (metri 4x2); il primo riquadro si riferisce alle colture presenti a fine primavera e in estate, il secondo a quelle di metà autunno.
Gli ortaggi preferiti
Dovendo coltivare un orto molto piccolo (o minimo) non si può certo compilare una graduatoria degli ortaggi preferiti, perché non c’è spazio per tutti; rimane il fatto che tra gli ortaggi più coltivati vi sono il pomodoro, la lattuga da taglio, il prezzemolo.
Non vanno trascurate le varietà caratteristiche della zona, come ad esempio qualche tipo locale di pomodoro, cavolo, radicchio, ecc.
Naturalmente la scelta dipende molto dal clima, essendo impossibile – o più difficoltoso – coltivare piante che hanno bisogno di clima caldo (pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo, ecc.) in località di alta collina o di montagna.
Vicino all’orto, inoltre, si possono coltivare, data la frequenza del loro impiego, le più diffuse piante aromatiche come rosmarino, salvia, erba cipollina (piante perenni) e basilico (pianta annuale), da coltivare in piena terra e/o in vaso.
I criteri base per l’impostazione di un orto molto piccolo
- Ricordiamo che in ogni caso per l’orto deve essere scelta una collocazione in pieno sole, quindi lontano dall’ombra di alberi, muri e fabbricati in genere.
- Inoltre vi è la necessità che, nelle vicinanze, sia possibile approvvigionarsi di acqua per le indispensabili irrigazioni.
- Durante la stagione fredda si possono impiegare, per riparare le colture, piccoli tunnel o tessuto non tessuto.
- In un orto molto piccolo (o minimo) non è consigliabile coltivare troppe specie di ortaggi, soprattutto se hanno esigenze colturali diverse (di concimazione, di irrigazione, ecc.) tra loro. Inoltre gli ortaggi di minore sviluppo potrebbero risentire negativamente dell’ombreggiamento provocato da quelli di sviluppo maggiore. Nello schema di coltivazione proposto in questa pagina le piante di maggiore sviluppo sono state raggruppate in una sezione, mentre nell’altra sono state collocate quelle di dimensioni più limitate che così non vengono ombreggiate.
- L’orientamento delle aiole migliore è quello nord-sud, che consente a tutti gli ortaggi di ricevere abbondantemente la luce.
- Bisogna non eseguire semine e trapianti troppo fitti che porterebbero ad una crescita stentata e a produzioni scadenti.
- Sarebbe consigliabile inoltre coltivare su sostegni le piante che si sviluppano in altezza (pomodoro, melanzana, peperone, fagiolino, fagiolo, zucchino) sia per un migliore sfruttamento della superficie disponibile che per contenere le piante nello spazio a loro destinato, oltre che per ottenere una migliore qualità dei prodotti.
- Al fine di consentire una minima rotazione degli ortaggi, un anno quelli con maggiori esigenze (in fatto di concimazione, acqua, cure colturali) si coltiveranno nella sezione A, l’anno dopo in quella B. Ad esempio, nel prospetto I, pomodoro, melanzana, peperone, peperoncino, zucchino e cetriolo nel 2006 verranno coltivati nella sezione A, nel 2007 nella sezione B. Prezzemolo, sedano, lattuga-cicoria-bietola da taglio, fagiolino nel 2006 nella sezione B, nel 2007 nella A. Lo stesso vale per le colture di secondo raccolto, quelle indicate nel prospetto II. In qualche caso alcune colture subiranno un certo ombreggiamento, tuttavia la rotazione rimane una prassi indispensabile.
- Uno spazio così piccolo poi non deve invitare all’uso eccessivo di concimi o ad irrigazioni molto abbondanti perché potrebbero risultare molto negative per le coltivazioni (eccessiva vegetazione, attacchi di malattie e/o parassiti, ecc.).
- Se poi si allevano animali in libertà (polli, conigli, ecc.) si deve recintare la superficie per impedire che gli ortaggi vengano danneggiati in modo irreparabile.

Un orto molto piccolo (o minimo) come quello considerato necessita senza dubbio, per essere coltivato con razionalità, di un po’ di organizzazione, ma l’impegno che richiede la sua coltivazione è contenuto, come limitato è lo sforzo fisico necessario per l’attuazione dei lavori. Anche i prodotti non saranno in grandi quantità, ma capaci, quando saranno in tavola, di apportare una nota particolare alla mensa quotidiana.
 

Sommario rivista Giuseppe Cipriani


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