ORTO |
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Come coltivare alcuni ortaggi in un orto molto
piccolo (o minimo) |
L’orto familiare, solitamente di un centinaio di metri quadrati di
superficie, capace di soddisfare in parte o in tutto le esigenze di una
famiglia, appaga molto i piccoli coltivatori, anche se richiede impegno ed
organizzazione abbastanza costanti nell’arco dell’anno. Al contrario un orto
molto piccolo (o minimo) non può certo fornire prodotti sufficienti per una
famiglia, ma può tuttavia essere la fonte di una limitata quantità di
ortaggi e non richiede un particolare dispendio di tempo ed energia
Attorno ai centri abitati e pure in campagna non di rado capita che il
piccolo orticoltore coltivi qualche ortaggio su piccole superfici, spesso
pari o inferiori ai dieci metri quadrati.
Anche se piccola, tuttavia, la superficie a disposizione può essere
organizzata con razionalità in modo da poter dare qualche prodotto quasi in
tutti i mesi dell’anno. Questo richiede un po’ di organizzazione, ma non
certo l’impegno di un orto di maggiori dimensioni.
Bisogna comunque apprendere le tecniche di coltivazione degli ortaggi che si
desiderano coltivare, e rispettare con rigore i tempi di semina e di
trapianto.
I supplementi «i Lavori», allegati ogni bimestre a Vita in Campagna, sono
una valida guida per i tempi di esecuzione di semine e trapianti, e per
tutti gli altri lavori dell’orto.
Lo schema di coltivazione riportato a pag. 23 può servire come punto di
partenza per realizzare un orto molto piccolo (metri 4x2); il primo riquadro
si riferisce alle colture presenti a fine primavera e in estate, il secondo
a quelle di metà autunno.
Gli ortaggi preferiti
Dovendo coltivare un orto molto piccolo (o minimo) non si può certo
compilare una graduatoria degli ortaggi preferiti, perché non c’è spazio per
tutti; rimane il fatto che tra gli ortaggi più coltivati vi sono il
pomodoro, la lattuga da taglio, il prezzemolo.
Non vanno trascurate le varietà caratteristiche della zona, come ad esempio
qualche tipo locale di pomodoro, cavolo, radicchio, ecc.
Naturalmente la scelta dipende molto dal clima, essendo impossibile – o più
difficoltoso – coltivare piante che hanno bisogno di clima caldo (pomodoro,
peperone, melanzana, cetriolo, ecc.) in località di alta collina o di
montagna.
Vicino all’orto, inoltre, si possono coltivare, data la frequenza del loro
impiego, le più diffuse piante aromatiche come rosmarino, salvia, erba
cipollina (piante perenni) e basilico (pianta annuale), da coltivare in
piena terra e/o in vaso.
I criteri base per l’impostazione di un orto molto piccolo
- Ricordiamo che in ogni caso per l’orto deve essere scelta una collocazione
in pieno sole, quindi lontano dall’ombra di alberi, muri e fabbricati in
genere.
- Inoltre vi è la necessità che, nelle vicinanze, sia possibile
approvvigionarsi di acqua per le indispensabili irrigazioni.
- Durante la stagione fredda si possono impiegare, per riparare le colture,
piccoli tunnel o tessuto non tessuto.
- In un orto molto piccolo (o minimo) non è consigliabile coltivare troppe
specie di ortaggi, soprattutto se hanno esigenze colturali diverse (di
concimazione, di irrigazione, ecc.) tra loro. Inoltre gli ortaggi di minore
sviluppo potrebbero risentire negativamente dell’ombreggiamento provocato da
quelli di sviluppo maggiore. Nello schema di coltivazione proposto in questa
pagina le piante di maggiore sviluppo sono state raggruppate in una sezione,
mentre nell’altra sono state collocate quelle di dimensioni più limitate che
così non vengono ombreggiate.
- L’orientamento delle aiole migliore è quello nord-sud, che consente a
tutti gli ortaggi di ricevere abbondantemente la luce.
- Bisogna non eseguire semine e trapianti troppo fitti che porterebbero ad
una crescita stentata e a produzioni scadenti.
- Sarebbe consigliabile inoltre coltivare su sostegni le piante che si
sviluppano in altezza (pomodoro, melanzana, peperone, fagiolino, fagiolo,
zucchino) sia per un migliore sfruttamento della superficie disponibile che
per contenere le piante nello spazio a loro destinato, oltre che per
ottenere una migliore qualità dei prodotti.
- Al fine di consentire una minima rotazione degli ortaggi, un anno quelli
con maggiori esigenze (in fatto di concimazione, acqua, cure colturali) si
coltiveranno nella sezione A, l’anno dopo in quella B. Ad esempio, nel
prospetto I, pomodoro, melanzana, peperone, peperoncino, zucchino e cetriolo
nel 2006 verranno coltivati nella sezione A, nel 2007 nella sezione B.
Prezzemolo, sedano, lattuga-cicoria-bietola da taglio, fagiolino nel 2006
nella sezione B, nel 2007 nella A. Lo stesso vale per le colture di secondo
raccolto, quelle indicate nel prospetto II. In qualche caso alcune colture
subiranno un certo ombreggiamento, tuttavia la rotazione rimane una prassi
indispensabile.
- Uno spazio così piccolo poi non deve invitare all’uso eccessivo di concimi
o ad irrigazioni molto abbondanti perché potrebbero risultare molto negative
per le coltivazioni (eccessiva vegetazione, attacchi di malattie e/o
parassiti, ecc.).
- Se poi si allevano animali in libertà (polli, conigli, ecc.) si deve
recintare la superficie per impedire che gli ortaggi vengano danneggiati in
modo irreparabile.
Un orto molto piccolo (o minimo) come quello considerato necessita senza
dubbio, per essere coltivato con razionalità, di un po’ di organizzazione,
ma l’impegno che richiede la sua coltivazione è contenuto, come limitato è
lo sforzo fisico necessario per l’attuazione dei lavori. Anche i prodotti
non saranno in grandi quantità, ma capaci, quando saranno in tavola, di
apportare una nota particolare alla mensa quotidiana.
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