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Il recupero dei tutoli di mais della produzione di granella migliora la produttività della filiera cerealicolo-energetica: aumenta la plv al campo poiché migliora la redditività della coltura e riduce i costi di approvvigionamento di materia prima per il digestore

L' utile ottenuto dalla produzione di energia elettrica da biogas permette di recuperare le perdite che attualmente si verificano dalla vendita del latte: nell' azienda in esame +3,20 euro/100 kg di latte considerando l' installazione di un impianto di biogas da 190 kW, rispetto a -2,58 euro/100 di kg latte nello stesso allevamento senza impianto. BIBLIOGRAFIA

Le prove svolte nel Viterbese hanno evidenziato che i residui di potatura del nocciolo raccolti e trinciati possono venire utilizzati in impianti a biomassa piccoli e medi per la produzione di energia elettrica. Inoltre, la macchina utilizzata si è dimostrata valida sia in termini di qualità del trinciato sia per la salute dell' operatore, in quanto la polvere prodotta si è sempre mantenuta bassa (il valore più alto è stato di 3,21 mg/m³), superando la soglia minima consentita (5 mg/m³ in 8 ore) solo in un episodio.

Questo database, in fase avanzata di realizzazione, permetterà di avere indicazioni sulle produzioni potenziali di metano di diverse biomasse, e sarà un valido supporto per pianificare e progettare un impianto di biogas. BIBLIOGRAFIA

Inserto Energia rinnovabile - Il decreto, se approvato, prevederà un plafond di potenza incentivabile di 90 MWe e l' applicazione, per un anno dalla sua entrata in vigore, delle attuali tariffe incentivanti. Il termine ultimo per l' accesso agli incentivi è fissato al 31 dicembre 2016, ma solo se la spesa statale per gli incentivi non raggiunge prima il tetto di 5,8 miliardi di euro all' anno

Inserto Energia rinnovabile - Testate dal Crpa 19 varietà di triticale, 5 di frumento e 5 di orzo ibrido - Nelle prove, condotte nel 2013 e 2014, l' orzo ibrido raccolto nello stadio di maturazione cerosa ha fatto registrare la maggiore resa di metano per ettaro, pari al 76% di quella ottenibile da insilato di mais, e il minor costo di produzione del metano (0,18 euro/Nm3). I cereali vernini testati si confermano vantaggiosi nell' ottica di massimizzare l' utilizzo dei terreni ai fini della produzione energetica, ma solo se i tempi di raccolta evitano di stoccare un prodotto troppo secco che può comportare minori rese in metano e seri problemi gestionali nel digestore anaerobico. BIBLIOGRAFIA

Inserto Energia rinnovabile - Nelle prove, condotte nel 2014, in primo raccolto i sorghi di tipo foraggero e da fibra hanno fornito le rese di sostanza secca più elevate, con punte di oltre 30 t/ha. Per tutte le tipologie di sorgo, le rese di biomassa in secondo raccolto sono risultate inferiori del 30-50% rispetto a quelle in primo raccolto. Le produzioni di metano da sorgo in primo raccolto, con valori fino a 6.000 e 8.000 Nm3/ha, sono competitive con quelle ottenibili dal mais

Speciale Pellet - Turni quinquennali, più adatti al pellet. Un' occasione per l' agricoltura

Speciale Pellet - Anche in Italia per soddisfare il fabbisogno di pellet si sono effettuate prove di Short rotation forestry a ciclo quinquennale. Con specie, modelli colturali e attrezzature già disponibili nel nostro Paese, le produzioni di biomassa secca vanno da 6 a 20 t/ha/anno. BIBLIOGRAFIA

Verifiche periodiche sono fondamentali per individuare possibili inefficienze e prevenire guasti all' impianto. Un contratto di manutenzione con una ditta specializzata è consigliabile anche a fini assicurativi

Speciale Pellet - L' incremento del prezzo e la crescente diffusione di stufe a pellet potrebbero portare al decollo di alcune filiere agricole per la produzione del biocombustibile. La società di servizi Agroenergia è impegnata per un progetto di filiera in Lombardia

Parametri e indicatori da considerare nelle analisi di fattibilità degli impianti - I costi di approvvigionamento della biomassa, incerti nel tempo e molto variabili a seconda della dieta scelta, influenzano più di altri fattori la redditività del progetto. Può diventare, quindi, conveniente e strategico nel lungo periodo alimentare l' impianto con sottoprodotti

Ridotto l' interesse per la produzione di olio di sansa in Italia, sono potenzialmente disponibili dai 2,5 ai 3 milioni di tonnellate all' anno di sanse che hanno dimostrato di comportarsi bene all' interno del digestore anaerobico: da 1 t di sansa denocciolata al 26% circa di sostanza secca, infatti, si possono ottenere circa 70-80 Nm3 di metano. BIBLIOGRAFIA

In un impianto di biogas possono entrare prodotti e sottoprodotti. Con il decreto ministeriale 6 luglio 2012 questi flussi sono premiati in modo diverso, ma rimane l' obbligo del rispetto della normativa ambientale e di quella igienico-sanitaria

Principali benefici della cavitazione controllata sono: riduzione della pezzatura e della viscosità della biomassa con relativa facilità di miscelazione, aumento dell' omogeneità e della pompabilità. Per questo trova applicazione nelle situazioni con matrici difficilmente degradabili o di pezzatura elevata