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I primi 25 anni di Vita in Campagna |
Gli impegni presi nel 1983Nasce Vita in
Campagna
Nel primo numero del 1983, con l’editoriale che qui sotto riportiamo,
avevamo assunto degli impegni nei confronti dei nostri abbonati, che ci
sembra di aver rispettato. A voi, lettori, il giudizio
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La copertina
del n.1/1983 |
La
foto della copertina
riportava una fotografia
scattata dal cielo
che riassumeva in una
eloquente immagine
la realtà della difficile,
frazionatissima agricoltura
italiana che ci apprestavamo
a far conoscere
e avvicinare ai nostri lettori... |
«Vita in Campagna» è il periodico dell’agricoltore dilettante, del
piccolo coltivatore part-time, di tutti coloro (e sono milioni in Italia,
donne e uomini) che aspirano a coltivare con le proprie mani giardino ed
orto e ad allevarsi qualche animale.
Abbiamo un ideale: portare in campagna l’inurbato; in campagna, a contatto
con la più sana società d’Italia e contribuire così al miglioramento di
tutta la nostra comunità.
Ma vogliamo disilludere subito i superficiali. Vivere in campagna non è
sinonimo di una semplice vacanza come la si trascorre ai mari e ai monti: è
un fatto diverso, più attivo e non è sempre facile perché significa qualche
rinuncia a proprie comodità, qualche volta isolamento, fatiche.
La vita in campagna va intesa ed avvicinata con la preparazione spirituale
necessaria, con l’intendimento di iniziare un genere di vita più impegnato,
di maggiore semplicità e minori consumi. Questo periodico non è adatto a
coloro che vedono nella residenza in campagna l’appagamento del proprio
prestigio o altre forme di esibizionismo o progetti speculativi; o che
intendono la vita in campagna come una fonte di nuovi maggiori consumi;
ovvero che vi vedono una vita oziosa indifferente agli aspetti più intimi
dell’ambiente.
A tutti costoro «Vita in Campagna» non dirà nulla di interessante. Essa
infatti si rivolge a coloro che amano svolgere una sia pur piccola ma
appassionata attività agreste e che desiderano penetrare con il pensiero
nelle bellezze e nei misteri dell’ambiente naturale che li circonda.
Saremo apertissimi alla modernità in tutti i suoi significati, alle
acquisizioni più recenti della scienza e della tecnica: il tutto illustrato
da Collaboratori di elevata preparazione specifica, ma nei termini più
semplici per farci capire anche dai meno esperti.
Saremo ottimisti, non solo per principio, ma perché siamo certi che la
comunità agricola italiana è fra le prime del mondo per estro, spirito
creativo, laboriosità, qualità morali.
Raggiunto nel 2007 un rilevante traguardo, ma lo sguardo è al futuro
Agricoltura e divulgazione nei primi 25 anni di vita
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La copertina
del n.1/2007 |
...e subito siamo scesi
sul terreno pratico operativo
e assieme con voi, in questi
25 anni di impegno,
abbiamo visto rifiorire
molte piccole aziende agrarie! |
Il successo di Vita in Campagna è dovuto a tre punti fondamentali.
- I Collaboratori che, per scienza e pratica operativa, sono tutti fra i
primi d’Italia nei loro settori di specializzazione;
- Voi Abbonati che ci sostenete finanziariamente e con una partecipazione
fatta di proposte, richiami, suggerimenti in uno spirito di viva
cooperazione;
- E, se permettete, la nostra Redazione che opera con competenza tecnica e
profonda dedizione ai reali interessi dei lettori.
La nostra Casa Editrice è stata la prima nel settore agricolo a sottoporsi –
con Vita in Campagna (1989), il mensile di agricoltura amatoriale, e
L’Informatore Agrario (1990), il settimanale di agricoltura professionale –
alla certificazione della tiratura (copie stampate) che viene pubblicata in
una delle prime pagine di ciascun numero; nonché della diffusione
(abbonamenti pagati) che nel 2006 sono stati 76.714, in attesa di
certificazione da parte di ADS (Accertamenti Diffusione Stampa).
I dati suddetti, mai raggiunti e nemmeno avvicinati in Italia da un
periodico di agricoltura, danno – secondo una recente idagine realizzata da
Ipsos – circa 208.000 lettori per ciascun numero di Vita in Campagna.
Riteniamo di poter affermare che in questi 25 anni, con i molti milioni di
copie distribuite, Vita in Campagna abbia dato un contributo importante al
progresso dell’agricoltura italiana, specie nelle zone collinari e montane
che coprono, con i loro terreni difficili e declivi, circa il 77% del
territorio del Paese, e che maggiormente richiedevano istruzione tecnica.
Con questi ideali di vita e di lavoro continueremo lietamente con voi le
comuni fatiche agresti, animati dalla certezza che assieme sapremo dare
altri contributi al progresso della nostra agricoltura!
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