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2008 |
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- L’importanza di una gestione più conservativa del terreno
- Influenza delle lavorazioni sullo sviluppo delle infestanti
La scelta dei mezzi e delle modalità con cui eseguire le lavorazioni
del terreno deve tener presente non solo l’aspetto della maggiore
produttività, ma anche un’attenta valutazione in termini di reddito per
l’agricoltore. Infatti in un’epoca in cui si sente sempre di più
l’esigenza di puntare verso un maggiore rispetto dell’ambiente, a fronte
di un crescente aumento dei prezzi di acquisto dei mezzi tecnici e di
una instabilità dei prezzi di vendita dei prodotti agricoli nonché dei
nuovi scenari delineati dalla nuova politica agricola comunitaria,
l’agricoltore deve cercare di realizzare il maggiore profitto possibile.
Le tecniche di lavorazione conservativa del suolo, quali lavorazione a
due strati, minima lavorazione, semina diretta e su sodo, ecc.
rappresentano una soluzione in grado di rendere più basso possibile il
rapporto costi/benefici, limitando l’alterazione della composizione
naturale del suolo.
I vantaggi agroecologici di una gestione conservativa, però, non sono
generalizzabili anche sotto il profilo malerbologico. In questo Speciale
verrà pertanto analizzato come le differenti tipologie di lavorazione
possano influenzare la dinamica di lungo periodo delle malerbe nel
suolo.
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