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2008 |
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La campagna 2008-2009 porrà trasformatori e produttori di fronte a
scelte da ponderare attentamente.
I primi dovranno affrontare un consistente adeguamento del prezzo, i
secondi un’attenta valutazione dei conti economici.
Nel Bacino mediterraneo, che costituisce la principale area mondiale
di produzione del pomodoro da industria (si concentra circa il 50% della
produzione mondiale) l’andamento climatico ha condizionato, come sempre
significativamente, le rese produttive.
Infatti a un inverno secco e non particolarmente rigido è seguita una
primavera relativamente piovosa, ma con episodi meteorici estremi,
mentre l’estate è stata caratterizzata da una piovosità nella norma, con
una temperatura media relativamente mite.
La campagna di raccolta è iniziata con sensibile ritardo, con rese
produttive modeste e condizioni qualitative molto diversificate, ma
inferiori a valori standard, specie per il colore. Solo dopo la seconda
metà di agosto sono migliorati decisamente sia i parametri quantitativi
(rese) che qualitativi.
Per l’ambito europeo, incentrato quasi esclusivamente in Italia e
Spagna, occorre innanzitutto sottolineare che il 2007 ha rappresentato
l’ultima campagna produttiva con aiuto comunitario interamente legato
alla produzione ed erogato direttamente al produttore agricolo (reg.
2201/96); nel complesso il sussidio dell’Ue alla produzione è stato di
279 milioni di euro di cui circa 120 all’Italia. L’aiuto alla produzione
è variato dai 34,5 euro/t per molti Paesi membri ai 27,76 euro/t per
l’Italia, per effetto prevalente dei livelli produttivi raggiunti nel
triennio precedente di riferimento. |
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