VITA IN CAMPAGNA |
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Coltivare "spinacine",
gli spinaci da taglio da consumare crudi |
La coltura
delle spinacine è piuttosto semplice e consigliabile anche per i
piccoli orticoltori ai primi tentativi di coltivazione (si può
attuare pure sul terrazzo in vasi o contenitori simili). Il
prodotto che si ottiene è gradevole e, oltre a essere una novità,
può costituire unulteriore opportunità che lorto
offre per ampliare e variare lalimentazione della famiglia
Lo spinacio è un ortaggio
piuttosto conosciuto che ha mantenuto presso una larga parte dei
consumatori una buona popolarità soprattutto perché viene
venduto surgelato oppure per il fatto che, talora, lo si può
trovare in apposite confezioni fresco, già lavato e pronto per
la cottura. Sul mercato è presente pure il prodotto
tradizionale, ma il lavoro di pulizia e lavaggio richiede tempo.
Lo spinacio viene impiegato cotto, tuttavia alcuni consumatori
utilizzano i cuori delle piante crudi, in insalata, perché sono
più teneri rispetto alle foglie esterne e possono costituire un
contorno diverso dal solito.
Per poter usufruire di un prodotto un po nuovo, alcuni
orticoltori hanno coltivato lo spinacio con tecniche simili a
quelle delle lattughe o delle cicorie da taglio. Si è ottenuto
così un prodotto ancora più tenero e gradevole dei cuori delle
piante adulte. Sul mercato si possono trovare con il nome di
spinaci da taglio o "spinacine".
La coltivazione
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Gli spinaci coltivati per
consumarne
le foglie crude sono anche conosciuti
con il nome di "spinacine" |
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La coltivazione dello spinacio per
il taglio non presenta particolari difficoltà.
È
consigliabile la coltivazione che si svolge da fine inverno allinizio
dellestate dato che questo è un periodo in cui la luce non
manca.
Infatti lo spinacio è una pianta che accumula
nitrati, sostanze che, se in quantità elevate, sono negative per
la salute, ma di regola la loro quantità è minore quando le
giornate sono più lunghe perché le piante vegetano attivamente.
Si può adattare a vari tipi di terreno tranne quelli più
sassosi.
La reazione più adatta per questa coltura è compresa
in valori che vanno da 6 (terreni poco acidi) a 7,5 (terreni poco
alcalini).
Per quanto riguarda la concimazione si può fare a meno di
apportare qualsiasi tipo di fertilizzante, ma si può
attuare la coltura, di durata piuttosto breve (il suo ciclo di
coltivazione è attorno ai 60 giorni), dopo un ortaggio concimato
in abbondanza (per esempio pomodoro, zucchino). Si può così
usufruire di quanto le precedenti coltivazioni lasciano nel
terreno (i tecnici la chiamano fertilità residua) e si evita un
elevato accumulo di nitrati nelle foglie.
Non sono necessarie lavorazioni profonde del terreno
(è sufficiente lavorare il suolo a una profondità di 20
centimetri). In ogni caso bisogna che sia assicurato un rapido
sgrondo dellacqua dalle aiole e che gli strati superficiali
vengano lavorati accuratamente per consentire una germinazione il
più omogenea possibile.
Per quanto riguarda la semina, la quantità di seme
da impiegare è almeno di 4 grammi (un grammo contiene 80-100
semi) per metro quadrato, ma se ne può usare una quantità anche
maggiore se si vogliono piante più fitte. Per la germinazione la
temperatura minima è di 4° C, quella ottimale di 10-15° C,
mentre sopra i 24° C di regola la germinazione si blocca. Con
temperature di 15° C la germinazione avviene in circa 10 giorni.
È consigliabile eseguire la semina a righe (file) distanti
tra loro 8-12 centimetri per potere togliere con più facilità
eventuali piante infestanti (a mano o con un piccolo estirpatore)
e smuovere il terreno in superficie. La profondità di semina
è attorno a un centimetro, ma nei suoli dotati di maggiore
pesantezza è meglio tenersi un po più in superficie. Dopo
la semina è conveniente coprire le aiole con tessuto non tessuto
perché facilita e rende più omogena la germinazione.
Già da subito dopo la semina bisogna seguire le colture con
moderate, ma ripetute, irrigazioni che dovranno
diventare più frequenti a mano a mano che aumentano le
temperature. Infatti, facendo patire la siccità allo spinacio si
provoca la salita a seme delle piante e si ottiene un prodotto di
qualità scadente.
Qualora si verificassero attacchi di lumache conviene eseguire la
raccolta diretta oppure installare una barriera di lamiera
zincata alta 70-80 cm e affondata nel terreno per almeno 10
centimetri. È possibile impiegare pure le apposite esche
contenenti metaldeide (non classificato, 10-15 grammi per 10
metri quadrati, 20 giorni di tempo di sicurezza).
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A sinistra:
semina a righe strette.
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A destra:
piante
a inizio crescita foglie
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La scelta delle varietà
Essendo consigliabile attuare la
coltura a fine inverno-primavera è necessario scegliere varietà
che si adattano a questo periodo. Sono da preferire quelle a
foglia liscia perché sono più facili da lavare, ma a livello
familiare si possono impiegare pure quelle con foglie semi-bollose
o anche bollose. La varietà adottata nella coltura rappresentata
nelle foto è Lorelay (a foglia liscia, detta anche
Re dellestate e Meraviglia del mercato), ma se ne possono
usare altre come la Matador (con foglia semi-bollosa),
Fortune e America (con foglia più
bollosa). Sono invece da escludere dalla coltivazione le varietà
autunno-invernali che di regola vanno precocemente a seme.
Il periodo di semina va da fine febbraio a fine aprile (un po
in tutte le zone del nostro Paese tranne lalta collina e la
montagna dove bisogna seminare solo quando la temperatura si
stabilizza sopra i minimi per la germinazione).
La raccolta
La raccolta può iniziare già
nella seconda metà di aprile e protrarsi fino al termine di
giugno-primi di luglio. Durante lestate la coltura può
riuscire solo nelle zone di montagna.
La raccolta si esegue con le forbici (vanno molto bene, per
esempio, quelle che servono per tagliare i bordi del prato)
quando le foglie sono alte 6-8 centimetri. È consigliabile
tagliare un po "alto" in modo da non lesionare il
cuore della pianta che darà origine alle foglie dei tagli
seguenti. È anche da raccomandare la raccolta nel pomeriggio
perché è in questo momento della giornata che le foglie
trattengono meno nitrati.
Da un metro quadrato di superficie si ottengono, a seconda del
numero dei tagli e dellaltezza a cui si tagliano le foglie,
da 0,6 a 1,2 kg di prodotto.
Una volta raccolte, le foglie si possono conservare per due-tre
giorni in frigorifero in un sacchetto di polietilene per alimenti
ma, come larga parte dei prodotti da utilizzare freschi, è
consigliabile raccogliere la quantità necessaria per il consumo
immediato.
L'utilizzazione in cucina
Le spinacine si consumano
soprattutto crude da sole o in insalate miste. Alcuni buongustai
preparano uninsalata con spinacine, formaggio (Emmenthal,
mozzarella, scamorza, Asiago) tagliato a cubetti e gherigli di
noce spezzettati; il tutto viene condito con un po di sale,
olio extra vergine di oliva e qualche goccia di limone o di aceto
(di vino oppure di mele). Le spinacine si possono utilizzare
anche per preparare minestre e risotti.
Le
proprietà alimentari e terapeutiche degli spinaci
(Paolo Pigozzi)
Gli spinaci sono uno degli
ortaggi commestibili più ricchi di sostanze con effetto
protettivo sullorganismo. La vitamina C, il beta-carotene
(precursore della vitamina A), la xantofilla (una
sostanza di colore giallo dotata di una buona azione
antiossidante) riparano lorganismo dai danni
provocati dai radicali liberi, mantengono giovani e
funzionali le cellule e riducono il rischio di tumore. Lacido
folico degli spinaci freschi (che viene tuttavia
distrutto facilmente dalla luce e dal calore) permette la
corretta moltiplicazione cellulare.
Gli spinaci, tuttavia, contengono elevate quantità di
acido ossalico che, sotto forma di ossalato di calcio,
viene eliminato attraverso le urine e può facilitare la
formazione di calcoli. Inoltre leccesso di acido
ossalico ostacola lassimilazione intestinale di
ferro, calcio e altri minerali presenti negli alimenti.
Gli spinaci, poi, sono spesso troppo ricchi di nitrati (soprattutto
se non provengono da coltivazioni biologiche). Durante i
processi digestivi i nitrati vengono trasformati in
nitriti che, nellintestino, si legano alle ammine (diffuse
in moltissimi alimenti) dando luogo alla formazione di nitrosammine, sostanze che nellanimale sono
sicuramente cancerogene.
Le caratteristiche nutrizionali degli spinaci,
soprattutto se cotti e abbondantemente conditi con burro
e formaggio, non li rendono adatti per i bambini, gli
artritici, per chi ha calcoli renali, per chi soffre di
gastrite e di gotta. Vanno meglio invece gli spinaci, e
quindi anche le spinacine, se consumati crudi (ad esempio
in deliziose insalate con funghi freschi affettati),
oppure appena scottati a vapore e conditi con olio e sale.
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