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L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
 
50
 22-28 Dic.

  2006
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Attualità UNIONE EUROPEA

Primo passo della Commissione verso l'ocm unica

Presentata la proposta al Consiglio dei Ministri

L’obiettivo della riforma è semplificare tutto il corpus della normativa europea, compendiando le attuali 21 ocm in una sola

Bruxelles. Un po’ a sorpresa, la Commissione europea ha presentato la sua proposta-quadro di semplificazione generalizzata della normativa sulle 21 ocm attualmente in vigore, compendiandola in un unico testo di 198 articoli, invece dei 41 regolamenti con oltre 600 articoli attualmente in vigore.
La proposta della commissaria Mariann Fischer Boel è stata formulata praticamente in contemporanea al Parlamento europeo e al Consiglio, in modo da prevenire il ripetersi di accuse, recentemente formulate, sul modo di operare attualmente impostosi, che avvia riforme profonde senza adeguata informazione e senza i necessari tempi di discussione.
Non si tratta di una riforma occulta, ha detto Fischer Boel, ma di una grande semplificazione tecnica per ridurre i costi di gestione aziendali, compresi quelli dei trasformatori.
Resta fissata al 2008 la revisione generale dei criteri operativi della pac, in un contesto di stanziamenti di bilancio tendenzialmente decrescenti (si parla del 7% in meno in termini reali, nel 2013, nonostante il nuovo imminente allargamento), dopo che, si spera, la semplificazione ora avviata prenderà forma già durante la presidenza di turno tedesca che inizia il prossimo gennaio. Già il 24 gennaio si dovrebbe discutere la proposta di revisione dell’ocm per gli ortofrutticoli, ed entro giugno quella del vino.
In parallelo a queste iniziative di semplificazione, la Commissione europea ha avviato uno studio in 5 Paesi campione, tra cui l’Italia, sugli oneri amministrativi legati alla normativa in atto dopo la riforma del 2003; i primi risultati dovrebbero essere resi noti prima della pausa estiva.
Ocm zucchero ancora nel mirino
Altra discussione settoriale che Fischer Boel vuole portare avanti, ha detto ai ministri, è quella dell’ocm zucchero, la cui riforma non sembra dare finora i risultati sperati: se non si riesce a ridurre la produzione di altri 5 milioni di tonnellate, si dovranno tagliare le quote, il che danneggerà proporzionalmente di più i Paesi che finora hanno ottemperato ai ridimensionamenti già decisi in passato. Ciò non impedisce però di aprire un nuovo contingente di importazione di 200.000 t di zucchero, da destinare alle industrie che si lamentano degli alti prezzi della produzione comunitaria.
Il Consiglio dei ministri ha d’altra parte preso nuove misure che potranno potenzialmente perturbare il nascente mercato delle colture energetiche; esso ha infatti deciso di estendere ai nuovi Paesi membri il regime di aiuto alle colture energetiche che finora, a partire dal 2004, era praticato solo nei Paesi della «vecchia» Unione: le superfici utilizzabili potranno così salire da 1,5 a 2 milioni di ettari, che potranno fruire del contributo di 45 euro/ha, Bulgaria e Romania comprese. Il Consiglio ha anche autorizzato i Paesi membri a erogare un aiuto nazionale che copra fino al 50% delle spese per stabilire colture energetiche permanenti.
I ministri comunitari, d’altra parte, hanno deciso di prorogare fino al 2010 il regime di aiuti diretti semplificati negli otto Paesi entrati nell’Unione nel 2004, che consiste in un pagamento unico per ettaro, senza differenze all’interno della stessa regione agraria, e in norme semplificate per gli oliveti. A partire dal 2009, però, i beneficiari dovranno cominciare a rispettare pienamente le normative ambientali e di tutela della salute animale e vegetale; il sistema non si applicherà però alla bieticoltura per prevenire distorsioni di concorrenza.
 

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