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L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
46
19 - 25 Nov.

  2004
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SPECIALE PEPERONCINO
Confronto tra popolazioni, piccantezza e biodiversità del peperoncino calabro

Nel corso del 2003 sono stati reperiti da parte dell’Accademia italiana del peperoncino di Diamante (Cosenza) i semi di 16 popolazioni autoctone di peperoncino piccante provenienti dalla provincia di Cosenza.
A queste si sono aggiunte 3 popolazioni provenienti da Terreti (Reggio Calabria).
La caratteristica principale di queste popolazioni di peperoncino era quella di essere state coltivate e autoriprodotte in ambito aziendale per almeno 3-5 anni (alcune superavano i 10 anni di autoriproduzione). Tutte venivano indicate come popolazioni organoletticamente piccanti e presentavano un colore delle bacche prevalentemente rosso con tonalità più o meno intensa.
Per 13 popolazioni la forma dei frutti veniva indicata dai produttori come allungata (richiama la classica lingua di fuoco o sigaretta), con dimensioni soggettivamente indicate lunghe, medie e corte, mentre 3 popolazioni si distinguevano per la bacca tondo piccola; quelle provenienti da Terreti, le cui piante vengono utilizzate anche per la coltivazione in vaso a scopo ornamentale, erano caratterizzate da bacche di forma a corno allungato, a cuore di dimensioni medie e a ciliegia di pezzatura piccola.
Al ricevimento del seme presso la Stazione sperimentale per le essenze e i derivati agrumari di Reggio Calabria (Ssea) venivano effettuati test di germinabilità in laboratorio, per ottenere la massima uniformità di investimento al momento della messa a dimora dei semi in vivaio e delle piantine in pieno campo.
 

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