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Ecco le nuove regole per le assicurazioni |
Pronto il piano per il 2007
Il documento dovrà essere approvato dal Mipaaf e dalla
Conferenza Stato-Regioni. L’obiettivo principale è quello di estendere
l’utilizzo
delle polizze pluririschio e multirischio
La Commissione tecnica istituita dal decreto legislativo 102/2004 ha
terminato l’elaborazione delle proposte per il piano assicurativo 2007 e ha
presentato il documento finale al ministro Paolo De Castro. Dopo il
passaggio nella Conferenza Stato-Regioni il nuovo piano potrà quindi essere
approvato entro la data prevista del 30 novembre ed entrare in vigore dal 1°
gennaio 2007.
Dopo due anni di applicazione del nuovo regime, la Commissione ha ritenuto
opportuno apportare alcune modifiche al piano precedente che aveva dettato
le regole assicurative per il 2005 e 2006. Lo scopo, dichiarato anche nelle
premesse del documento, è di estendere ulteriormente l’utilizzo delle
polizze agevolate per la difesa dai danni atmosferici e meteorologici, in
particolare per una maggiore affermazione delle polizze pluririschio e
multirischio.
Già quest’anno si è registrata una sensibile crescita di queste polizze
innovative, che hanno rappresentato il 21,8% del totale dei valori
assicurati in Italia (a titolo di paragone, nel 2003, ultimo anno del
vecchio regime, questa quota era appena del 5,4%).
Le regole previste per il 2007 dovrebbero provocare un ulteriore interesse
dei produttori verso polizze che prevedono non solo la copertura per la
grandine, ma anche per altri eventi quali gelo, brina, vento, siccità,
fitopatie. Vengono date anche maggiori opportunità per le specie zootecniche
(non solo bovini, già assicurabili) e per le strutture (impianti arborei,
serre, reti): per queste categorie sarà infatti possibile, anche in corso
d’anno, attivare polizze sperimentali che saranno volta per volta
autorizzate dal Ministero.
Le principali novità
In estrema sintesi, il documento che la Commissione ha presentato al
Ministro riporta le seguenti conclusioni.
- Sono state recepite tutte le proposte per ampliare la base assicurabile
avanzate dalle Regioni riguardanti nuovi prodotti da ammettere
all’intervento assicurativo agevolato e per l’intero territorio, senza
limitazioni comunali o provinciali.
- Tutti i prodotti proposti sono assicurabili per tutti i rischi previsti
dalla normativa europea (grandine, gelo, brina, ecc.). Si ribadisce che per
questi eventi il dl 102 e i regolamenti comunitari sugli aiuti di Stato non
prevedono più la possibilità di attivare aiuti compensativi ex post,
pertanto l’unica opportunità che i produttori possono utilizzare per la
difesa del reddito è quella assicurativa.
- Per siccità e alluvioni, invece, viene mantenuta la forma sperimentale,
poiché ancora non si dispone di esperienze assicurative significative. Ciò
vuol dire che per i produttori non assicurati, in caso di eventi
particolarmente gravi (danni superiori al 30% della plv), le Regioni
potranno ancora dichiarare lo stato di calamità e attivare le procedure per
aiuti compensativi.
- Anche per le polizze multirischio sulle rese viene mantenuta la
sperimentazione.
- Vengono inoltre favorite ulteriori garanzie innovative che potranno essere
proposte anche in corso d’anno, per le quali il Ministero determinerà
specifici parametri contributivi (un settore di possibile sperimentazione
potrebbe essere quello dei suini per le epizoozie).
- Tutti i parametri contributivi per le polizze monorischio, pluririschio e
multirischio verranno determinati ex ante e resi pubblici prima dell’inizio
della campagna assicurativa (ciò sarà tecnicamente possibile entro
febbraio). È un’importante novità: con la certezza e la conoscenza delle
regole i produttori potranno calcolare anticipatamente il costo effettivo a
loro carico e valutare le scelte migliori da effettuare per una maggiore
copertura dei rischi aziendali.
- Sono state riviste e aggiornate le formule per la determinazione dei
parametri, che saranno più aderenti agli effettivi costi delle polizze. Si è
tenuto anche conto delle nuove norme Ue che prevedono un’unica soglia di
danno del 30% sull’intero territorio nazionale (è abolita la soglia del 20%
per i territori svantaggiati) per equiparare le avversità alle calamità.
La Commissione è stata agevolata nella elaborazione delle nuove proposte
dalla migliorata efficienza del sistema informativo dei Consorzi di difesa e
dell’Ismea, che dopo un primo periodo di collaudo da quest’anno consente un
più veloce caricamento dei dati statistici nella Banca dati nazionale dei
rischi agricoli. I tecnici hanno così potuto fornire ai membri della
Commissione tutte le elaborazioni necessarie non solo sul passato, ma in
particolare per simulare tutti gli effetti futuri delle varie ipotesi prese
in considerazione.
Il presidente di Asnacodi, Albano Agabiti, esprimendo ampia soddisfazione
per il lavoro svolto dalla Commissione, ha precisato che «un ottimo piano
assicurativo però non basta. La spinta maggiore allo sviluppo di un moderno
sistema assicurativo per l’agricoltura deve venire dalla legge finanziaria.
Il disegno di legge attualmente in discussione in Parlamento prevede uno
stanziamento di 190 milioni per il 2007 e 200 milioni per il 2008, con una
sostanziale crescita rispetto all’anno in corso. Ciò sta a rappresentare un
segnale positivo volto a favorire la crescita della base assicurata, anche
se a carico del nuovo stanziamento graveranno i maggiori fabbisogni del 2004
e del 2006 ancora in attesa di copertura».
I prossimi giorni saranno quindi cruciali: fra piano assicurativo e
Finanziaria si giocheranno le prospettive assicurative degli agricoltori per
il 2007.
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