Qualità e marketing nel futuro della patata
- Organizzazione, parola d’ordine per i pataticoltori
- Concimazione organica, minerale o con compost
La superficie a patata in Italia nell’ultimo quinquennio
ha evidenziato una riduzione, passando da 80.000 a circa 70.000 ha, ma nella
campagna 2006 gli investimenti sono aumentati di circa 2.000 ha. Tale
aumento ha interessato prevalentemente la patata comune e le regioni del
Centro-sud. La patata precoce, differenziandosi dalle produzioni dei Paesi
del Centro-nord Europa, Francia in testa, dovrebbe rappresentare una difesa
per la pataticoltura nazionale, ma così non è. Tuttavia i tuberi italiani
restano molto apprezzati in tutta Europa e i distretti che hanno saputo
organizzarsi, come quello di Bologna, riescono a mantenere le quote di
mercato. La sopravvivenza della coltura in Italia è legata alla
segmentazione del mercato, alle strategie di marketing, al packaging, alla
qualità. In poche parole all’organizzazione e alla capacità di ottimizzare
la tecnica colturale per ridurre i costi e migliorare la qualità. Per questo
nello Speciale riportiamo i risultati di una ricerca condotta sulle
concimazioni che, se da un lato evidenzia migliori risultati produttivi
utilizzando concimi minerali, dall’altro mette in rilievo come la
concimazione organica riduca il contenuto di nitrati nel tubero,
migliorandone la qualità
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