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Tre giornate di studio sul grano |
A Bologna dal 21 al 23 settembre 2006
GranoItalia si rinnova all’insegna dell’impegno comune di
tutte le componenti del settore. Presso la Facoltà di agraria di Bologna per
tre giorni si dibatterà sul destino della cerealicoltura nazionale
Nel corso del 2005 L’Informatore Agrario con la
rubrica «Sos cereali Italia» ha offerto ai lettori un dibattito ampio e
approfondito sulle problematiche del settore cerealicolo da parte di diversi
esperti della filiera dei cereali, dal settore sementiero alla ricerca,
dalla produzione agricola allo stoccaggio e alla trasformazione. Sono state
tante le voci ma diversi i punti in comune, tra i quali la necessità di
dialogare maggiormente, aggregare il prodotto, avvicinare il produttore al
mercato, potenziare la ricerca, rendere, quindi, più competitivo il sistema agroalimentare italiano.
Nelle Giornate di studio di GranoItalia 2005, sono stati dibattuti e
approfonditi i temi affrontati sulla rivista ed è stato prodotto un
documento finale riassuntivo, con diverse proposte. L’intenzione era quella
di rivedersi nel 2006 per discutere le azioni realizzate sulla base delle
priorità individuate, qui indicate in estrema sintesi:
- sostenere l’innovazione varietale e promuovere l’uso di seme certificato;
- favorire le intese di filiera; impostare una politica di marketing e di
valorizzazione del prodotto, legando maggiormente gli aiuti all’adesione a
disciplinari di produzione e ad accordi tra produttori e trasformatori di
filiera; favorire i processi di aggregazione aziendale che possono
determinare anche un abbassamento dei costi di produzione; creare sinergie
con l’attività del contoterzismo, elemento sempre più importante nella
nostra cerealicoltura; promuovere l’utilizzo energetico dei cereali;
- ammodernare e promuovere l’aggregazione dei centri di stoccaggio;
- sul fronte della ricerca, ripristinare e sostenere i rapporti tra
Ministero e Regioni; favorire la collaborazione tecnico-scientifica tra enti
pubblici di ricerca e associazioni di costitutori; promuovere la diffusione
delle tecniche di coltivazione, la protezione delle colture e lo stoccaggio
differenziato del raccolto; assicurare la presenza dei ricercatori ai tavoli
interprofessionali; coinvolgere i ricercatori nelle azioni di censimento,
divulgazione e promozione della cerealicoltura e dei prodotti cerealicoli;
garantire l’aggiornamento culturale e strumentale degli enti di ricerca che
operano nel settore; sviluppare le competenze e le capacità operative
nazionali nel settore della tracciabilità.
Quest’anno l’emergenza cereali non è certo diminuita. Il calo delle
superfici coltivate a frumento duro è continuato, anche se in misura molto
minore rispetto alla scorsa campagna, ma i problemi di fondo rimangono
ovviamente gli stessi: «fare sistema», una frase usata molto spesso, ma poco
messa in pratica.
Quest’anno però, GranoItalia si arricchisce: la manifestazione è stata
organizzata non più autonomamente come nel 2005, ma nell’arco di tre giorni,
insieme ad altre associazioni che hanno deciso di realizzare un solo evento,
e quindi di contribuire a «fare rete» anche sul piano della convegnistica
del settore.
L’organizzazione delle tre giornate non è stata semplice e immediata:
l’aggregazione di enti e associazioni risente, come le altre componenti del
settore, di una grande frammentazione. Alla fine però è prevalsa la
consapevolezza che riunirsi e lavorare insieme è nell’interesse di tutti:
parole scontate, ma che nella pratica non lo sono.
Sono così nate le «Giornate dei cereali», che raggruppano diversi enti della
filiera cerealicola con l’obiettivo di affrontare i temi del comparto
attraverso un programma organico e concordato di interventi.
Nella prima giornata, organizzata dall’Unione seminativi, verranno divulgati
i risultati produttivi della campagna 2006 e verrà organizzata una tavola
rotonda sulla qualificazione del prodotto, dei servizi e sulla fluidità del
mercato.
La seconda giornata è organizzata da Assincer con L’Informatore Agrario
ed è incentrata su uno dei principali punti critici del settore: lo
stoccaggio. Questo segmento della filiera viene analizzato sotto molteplici
aspetti, riprendendo e cercando di dare concretezza ai temi proposti
nell’anno precedente: come viene gestito lo stoccaggio in altri Paesi con
una maggiore organizzazione dell’offerta, quali la Francia? Come è la
situazione di questo settore e quali sono gli elementi da migliorare per
aumentare la competitività dell’intera filiera? Elementi importanti della
giornata saranno anche le relazioni sulle filiere: su quella del grano duro
da parte di Barilla, su piccole filiere della pasta e su quella dei prodotti
senza glutine.
Come è tradizione per GranoItalia, ci saranno anche i risultati del
monitoraggio della qualità dei cereali autunno-vernini in Emilia-Romagna, la
presentazione delle novità varietali da parte dei costitutori e altri
argomenti (prodotti tipici, problematiche igienico-sanitarie, filiere
bioenergetiche.
La terza giornata, organizzata da Antim affronta le tematiche della qualità
molitoria del frumento tenero e duro, oltre a interessanti interventi sul
tema della cimice del grano.
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