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2006 |
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L’esame della letteratura nazionale e internazionale
evidenzia come l’aratura convenzionale non sempre risulti la tecnica
ottimale di lavorazione del terreno; sono state così proposte tecniche
alternative di gestione del suolo che vanno dalla semplice riduzione della
profondità di aratura, alla combinazione con la ripuntatura (aratura a due
strati), oppure all’adozione di tecniche semplificate quali la discissura,
la lavorazione minima e la non lavorazione (Toderi e Bonari, 1986a; 1986b;
Bonari et al., 1988; 1990a; 1990b; 1990c; 1992a; 1992b). Al di là del
comportamento produttivo delle colture, che comunque rimane una delle
risposte più importanti per verificare la validità delle scelte tecniche
operate nel settore agricolo, negli ultimi anni è andata sempre più
assumendo importanza la valutazione degli effetti che i comportamenti
agronomici possono produrre sulla qualità del suolo.Questa proprietà può
essere definita come la capacità attribuibile al substrato terroso di
assolvere alle funzioni fondamentali cui è preposto, adattandosi alle
sollecitazioni indotte da eventuali cambiamenti delle condizioni ambientali
e/o delle modalità di utilizzazione da parte dell’uomo (Parr et al.,
1992; Larson e Pierce, 1994)...
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