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2007 |
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Le buone performance commerciali del 2006 (export +15% in valore) e le
favorevoli stime del 2007 inducono all’ottimismo, ma fermarsi
nell’innovazione sarebbe un suicidio
Il mercato della mela continua nella sua internazionalizzazione e
nel contesto europeo dopo l’Italia, storico Paese esportatore, si
pongono in evidenza la crescita dell’offerta polacca e ungherese e il
tendenziale calo di quella francese, anch’essa storica. La melicoltura
italiana sembra garantire da qualche anno una certa redditività,
superiore nelle tradizionali zone di collina e montagna e inferiore, ma
comunque presente, in pianura.
L’ottimismo non deve però far dimenticare la fondamentale importanza
dell’innovazione varietale e della parallela attività di consorzi di
valorizzazione e club (vedi il positivo andamento della varietà Pink
Lady). Gli obiettivi, dati i costi sempre più alti, rimangono rese
medio-alte e adeguate quotazioni del prodotto. |
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