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L'Informatore Agrario
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48
 21 - 27 Dic.

  2007
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Attualità, L'Informatore Agrario POLITICA

Vino: la più grande ricerca sul mercato italiano

Intervista a Eugenio Pomarici.
Grazie a L’Informatore Agrario si sta realizzando un lavoro decisamente innovativo per il nostro Paese, che metterà a disposizione di tutti gli attori del settore uno strumento di grande utilità per costruire le strategie di mercato.



E. Pomarici - Informatore AgrarioNella scorsa primavera L’Informatore Agrario ha incaricato il Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale dell’Università di Napoli Federico II di realizzare una ricerca che avesse come obiettivo generale la costruzione di un documento di riflessione strategica per il settore vitivinicolo italiano.
Un documento che offra una lettura approfondita del contesto competitivo che caratterizza il mercato del vino e una visione delle prospettive generali di questo contesto per il sistema del vino italiano; un documento, dunque, che possa essere un utile supporto alle decisioni indipendenti di tutti gli attori della filiera nella costruzione delle proprie strategie individuali e un utile riferimento per le decisioni collettive degli attori privati e per quelle della pubblica amministrazione.
Il Centro ha dato vita a un gruppo di lavoro formato da studiosi del Dipartimento di economia e politica agraria dell’Università di Napoli, del Dipartimento di studi economici dell’Università Parthenope di Napoli e della Scuola di direzione aziendale dell’Università Bocconi di Milano.
A distanza di otto mesi dall’inizio della ricerca, abbiamo chiesto al coordinatore, l’economista Eugenio Pomarici, di fare il punto della situazione.

Innanzitutto ci potrebbe ricordare il tema e gli obiettivi della ricerca?
La ricerca intende contribuire a dare una risposta all’esigenza della filiera vitivinicola di una riflessione organica sulle possibili prospettive delle imprese italiane del vino sia sul mercato interno sia in quelli esteri, nuovi o maturi che siano. In questa prospettiva la ricerca intende arrivare a un documento di riflessione strategica per il settore vitivinicolo italiano, ossia a un documento che contenga una lettura approfondita del contesto competitivo che caratterizza il mercato del vino e una visione delle opportunità che questo contesto offre al sistema del vino italiano.
Che tipologie di soggetti, pubblici e privati, sono stati e verranno coinvolti nelle diverse fasi successive della ricerca?
Fino a ora sono state coinvolte 29 imprese vitivinicole, che hanno già risposto a due questionari, il primo con 140 domande e il secondo con 70 domande. Nei prossimi mesi saranno coinvolte altre imprese e anche esperti in aree specifiche, che commenteranno e integreranno le opinioni e posizioni delle imprese nei campi di propria competenza. Questi esperti saranno funzionari e dirigenti dell’amministrazione centrale e di quelle regionali, delle associazioni di categoria e dei consorzi, professionisti e studiosi.
Si considera soddisfatto dei risultati finora conseguiti?
Come studioso, e posso parlare anche a nome dei colleghi che stanno lavorando con me, sono estremamente soddisfatto del materiale che stiamo accumulando. Abbiamo già in mano un volume di 150 pagine di riflessione sul sistema del vino italiano dal quale stiamo imparando molto.
In particolare, il lavoro già svolto ha consentito di condividere con le imprese la consapevolezza che la condizione presente del sistema vitivinicolo si caratterizza per una marcata sfaccettatura dei problemi; la multiformità del patrimonio di esperienze di chi ha partecipato alla discussione ha permesso il sezionamento delle questioni aperte necessario per l’individuazione di possibili percorsi di soluzione.
Ora, l’impegno è trasformare questo materiale in qualcosa di utile per il mondo del vino.
Dal punto di vista operativo quali ritiene saranno gli aspetti più interessanti che potranno essere sfruttati dalle imprese italiane vitivinicole nella pianificazione delle loro strategie produttive e di mercato?
Il risultato finale del lavoro sarà una riflessione sui possibili scenari futuri e quindi sulle fonti di vantaggio competitivo nei mercati prossimi venturi. Gli elementi che scaturiranno da questa riflessione potranno, se il nostro lavoro sarà di qualità, offrire un utile supporto alle decisioni indipendenti di tutti gli attori della filiera nella costruzione delle proprie strategie individuali e un utile riferimento per le decisioni collettive degli attori privati e per quelle della pubblica amministrazione.
Ovviamente la ricerca si muove su un piano generale e non può dare risposte a casi particolari. La possibilità di riflettere su una visione del futuro, o su possibili diverse visioni del futuro, è però certamente un supporto essenziale quando si deve fare programmazione e decidere investimenti.
Quando si potranno avere i primi risultati?
Con il secondo questionario compilato dal panel si è conclusa la fase esplorativa della ricerca con la quale, come già accennato, si è composto un quadro condiviso del mercato del vino e della posizione dell’Italia in questo mercato, focalizzando tuttavia alcune divergenze di opinione. Nei prossimi tre mesi nel panel saranno diffusi e poi analizzati altri due questionari e altri questionari saranno inviati a esperti non appartenenti al mondo delle imprese; si punta ora a individuare i fattori chiave di competitività nei prossimi 5-6 anni, i fattori critici per incentivare i processi di integrazione tra le imprese e per migliorare l’efficacia dell’azione degli organismi istituzionali di supporto e gli elementi che dovrebbero caratterizzare le politiche nazionali di settore alla luce dell’evoluzione della politica comunitaria. I primi risultati della ricerca saranno disponibili per l’inizio di aprile e quindi per il Vinitaly 2008.

 

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