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L'Informatore Agrario
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46
 7 - 13 Dic.

  2007
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Attualità, L'Informatore Agrario POLITICA

Consorzi di difesa orientati al mercato

Intervista al presidente di Asnacodi.
Secondo Albano Agabiti in pochi anni i consorzi hanno saputo presentare nuovi e migliori prodotti assicurativi riducendo i costi per gli agricoltori. Nuove polizze in arrivo per il 2008.



A. Agabiti - Informatore AgrarioMercoledì 5 dicembre a Rimini si sono aperti i lavori della 35a assemblea nazionale dei consorzi di difesa.
Presenti tutti i 67 consorzi associati ad Asnacodi, rappresentati dai loro presidenti per la prima giornata di lavori, più strettamente politica, e da direttori e funzionari per la seconda giornata dedicata allo svolgimento dell’assemblea ordinaria con il compito di approvazione del bilancio preventivo 2008 e per la definizione degli obiettivi e delle strategie di crescita per il medio periodo.
A margine dei lavori della prima mattinata L’Informatore Agrario ha intervistato il presidente di Asnacodi, Albano Agabiti.
 

Presidente Agabiti, in occasione dell’assemblea nazionale si può tracciare un bilancio degli ultimi anni di vita associativa e di come è cambiato il ruolo degli stessi consorzi con la rivoluzione del settore voluta nel 2004?
Il ruolo dei consorzi è sicuramente cambiato, da quando, nel 2004, il decreto legge 152 ha soppresso gli aiuti statali per le calamità naturali.
I consorzi, che operavano già da oltre un trentennio in Italia ma con scarsa incidenza, si sono visti proiettati in una realtà assolutamente moderna e più competitiva.
In definitiva oggi i consorzi di difesa possono vantare un ruolo sicuramente più centrale che in passato, con un compito di rappresentanza della domanda assicurativa per conto degli imprenditori agricoli associati.
Siamo riusciti, negli ultimi anni a gestire il ruolo di contrattazione, forti della nostra rinnovata progettualità associativa, presentando sempre nuovi e migliori prodotti assicurativi tarati sulle reali ed emergenti necessità degli imprenditori agricoli.
Consorzi quindi sempre più protesi verso l’offerta all’imprenditore agricolo di un servizio assicurativo e associativo al passo con i tempi. Qual è stata la risposta degli imprenditori?
Ormai la metà dell’offerta assicurativa è data da prodotti che coprono più rischi contemporaneamente.
Non ci si assicura quasi più, come si faceva una volta, solo contro la grandine. Questa «svolta» ha permesso ai consorzi di diversificare le polizze e di poter assicurare più imprenditori rispetto al passato. Tanti i prodotti innovativi che fino a cinque anni fa neppure si immaginava di poter offrire.
Solo nel 2007 i valori assicurati in Italia sono cresciuti di circa il 10% rispetto all’anno precedente, dato questo che dimostra il rinnovato interesse degli imprenditori, mentre oggi il 42% dei prodotti assicurativi offerti può essere classificato come soluzioni assicurative innovative al passo con i tempi.
Al tempo stesso possiamo dire con certezza che cresce il numero degli imprenditori che oggi si rivolgono a un consorzio per vedere il proprio lavoro assicurato spendendo meno rispetto alla contrattazione singola.
In questo clima di rinnovamento generale immagino che anche i consorzi stiano investendo maggiormente in termini tecnologici e commerciali?
Certamente. Come Asnacodi investiamo tantissimo nella formazione delle nuove leve e negli aspetti tecnologici e informatici. Tutti elementi questi ultimi oggi assolutamente indispensabili per stare al passo con i tempi.
Abbiamo un software di nostra progettazione utilizzato da tutti i consorzi che permette di lavorare in maniera omogenea sui processi gestionali e commerciali. Inoltre abbiamo puntato anche sugli investimenti in ambito motivazionale per la rete commerciale in modo da spingere gli agenti dei consorzi a dialogare in maniera ottimale con gli imprenditori che una volta non erano abituati a rivolgersi ai consorzi.
Personalmente penso che la vera forza dell’unione dei consorzi sia data dalla possibilità di fare sistema e di presentarsi come unico soggetto all’atto della contrattazione assicurativa. Inoltre abbiamo incentivato, durante i corsi di formazione, lo scambio continuo, grazie anche ai nostri meeting periodici, di esperienze virtuose dei singoli consorzi, affinché possano essere da guida e di esempio agli altri.
La realtà italiana, infatti, non è ancora del tutto omogenea sul versante dei risultati, e spesso all’interno delle stesse aree si alternano casi di eccellenza e altri ancora in fase di decollo. Scambiare opinioni allora è sicuramente costruttivo per tutti.
Sul versante della qualità dei servizi offerti tengo inoltre a ricordare che a fine 2008 ben 35 consorzi saranno certificati per i loro processi con la certificazione europea ISO 9001.
Quali sono le novità per il 2008?
Tante. Di sicuro le nuove polizze suini e i nuovi prodotti assicurativi riservati alle coltivazioni destinate a produrre biomasse e biocarburanti.
All’interno del Piano assicurativo nazionale, infatti, siamo riusciti a inserire la copertura delle filiere agroenergetiche con la voce «produzioni erbacee e legnose per biomasse». Una novità e un dovere visto che ormai forte era la domanda che ci veniva dagli imprenditori del settore. Un settore che, oltretutto , offre grandi spazi di manovra e crescita agli stessi imprenditori agricoli.
Cosa chiedete invece alla Pubblica amministrazione per il 2008?
Sicuramente, per permetterci di lavorare meglio, di rimanere aggiornati e di anticipare le necessità degli stessi imprenditori, ci servirebbe una burocrazia più snella ed efficiente. Spesso i lunghi tempi della macchina pubblica diventano un freno allo sviluppo e mettono a rischio inceppamento una macchina che ad oggi, pur con grandi sacrifici, ha funzionato benissimo.
Finalmente il Mipaaf ha azzerato il debito pregresso con i consorzi di difesa che si erano esposti con le banche per far fronte ai pagamenti dei premi assicurativi (vedi anche L’Informatore Agrario n. 40/2007, pagine 8 e 9; n.d.r.).
Speriamo che nel futuro uno snellimento burocratico e le risorse stanziate (quasi 50 milioni di euro e altri 30 destinati agli anticipi 2007) possano consentire al sistema di andare avanti senza indebitare i consorzi per diversi milioni di euro come già accaduto negli anni passati.

 

Sommario rivista Massimo Mirabella


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