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2007 |
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La tendenza all’infittimento degli impianti e la necessità di un
sempre più rapido rinnovo delle varietà impongono attente riflessioni
sui costi d’impianto. Gli investimenti sono particolarmente onerosi: da
un minimo di 22.000 euro/ha a un massimo (per impianti più fitti e
varietà gravate da royalties) di 30.000 euro/ha per il pesco e di circa
28.000 euro/ha per l’actinidia. Facendo riferimento al Ravennate servono
13 anni e un prezzo di almeno 0,35 euro/kg per ammortizzare il pescheto
e 18 anni e 0,25 euro/kg per l’impianto di actinidia.
E parlando di economia è sempre più importante pensare anche al
risparmio dell’acqua, tema affrontato dalla seconda nota dello Speciale
che illustra l’impiego di innovativi irrigatori sovrachioma, i flipper,
che consentono una buona protezione antibrina con un consumo di acqua da
2 a 4 volte inferiore a quello degli impianti tradizionali.
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