riviste mensili agricole, riviste settimanali agricole, riviste agricoltura, riviste online agricoltura, riviste agricole specializzate, riviste specializzate agricoltura

riviste agricole, mondo agricoltura, riviste agricoltori  
riviste agricoltura, testate agricoltura, edizioni agricoltura
 
   
Home Riviste   L'Informatore Agrario   Vita in Campagna   Vivere La Casa in Campagna   Mad   Origine   International Agricultural Policy  

elenco prodotti in vendita
n°prodotti: 0
Totale: E. 0,00
cassa

chi siamo





riviste agricole, rivista per gli amanti della campagna, rivista sull'agricoltura professionale, riviste sull'agricoltura non professionale, edizioni dedicate al mondo agricolo, riviste specializzate in agricoltura, testate e giornali online agricoltura


L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
34
 14 - 20 Sett.

  2007
segnala ad un amico  invia ad un amico    scrivi un commento alla redazione  scrivi alla redazione
non in vendita


Attualità, L'Informatore Agrario POLITICA

Nuovo prezzo del latte in Lombardia

Ritoccato l’accordo interprofessionale.
Il mondo agricolo ha raggiunto l’intesa con l’industria per una più equa remunerazione del prodotto alla luce delle tensioni esistenti sul mercato nazionale e internazionale.



quote latte - Informatore agrarioIl prezzo di base del latte crudo alla stalla è stato adeguato in Lombardia alla cifra media, per il periodo ottobre 2007- marzo 2008, di 0,40 euro/L più Iva.
Infatti, il 12 settembre scorso a Milano, dopo una trattativa-maratona di 10 ore, Coldiretti, Cia e Confagricoltura della Lombardia hanno firmato con Assolatte un accordo integrativo rispetto a quello già in essere dal marzo scorso, che prevedeva un prezzo di riferimento di 0,33156 euro/L.
Quindi, l’obiettivo di adeguare il prezzo di base del latte lombardo al nuovo scenario del mercato internazionale è stato raggiunto, anche perché alcune industrie di trasformazione del latte avevano rotto il fronte comune e iniziavano a offrire cifre migliorative rispetto al prezzo di riferimento, con fughe in avanti che hanno condizionato i rapporti tra industria e conferenti.

Gli elementi salienti
Nello specifico, Assolatte, Coldiretti, Cia e Confagricoltura della Lombardia, nel confermare la piena validità dell’accordo interprofessionale di marzo, hanno deciso un’integrazione che prevede: un prezzo di 0,38 euro/L per prodotto consegnato alle imprese acquirenti nel periodo 1° ottobre-31 dicembre 2007; un prezzo di 0,42 euro/L per il periodo 1° gennaio 2008-31 marzo 2008.
Le imprese acquirenti si impegnano a erogare, inoltre, un’indennità forfettaria per il latte consegnato nel mese di settembre 2007, pari a 0,02 euro/L da liquidare entro la fine dell’anno.
Le organizzazioni agricole regionali si impegneranno, a loro volta, a sensibilizzare le imprese conferenti a ritirare tutte le disdette inviate alle imprese acquirenti e a non attuare alcuna forma di mobilitazione fino al termine della campagna 2007-2008.
Essendo comunque in essere un accordo interprofessionale valido fino a marzo 2008, le organizzazioni agricole hanno dato atto ad Assolatte e alle imprese di trasformazione lombarde della sensibilità dimostrata nell’accettazione delle legittime richieste dei rappresentanti del mondo agricolo, che si sono rifatte alla situazione di mercato internazionale del latte e del costo delle materie prime.

Mercato in tensione
quote latte - Informatore AgrarioD’altra parte, da tempo, tutti i livelli dei listini del settore lattiero-caseario sono sotto pressione. Anche quelli del burro e dei formaggi, in generale, sono aumentati, tanto che le quotazioni del Grana Padano sono incrementate di circa il 20% e i detentori del prodotto ne immettono sul mercato scarse quantità in attesa evidentemente dei possibili futuri rialzi.
Spesso, pertanto, capita che il latte venga acquistato e subito rivenduto.
Con tale aggiornamento il sistema interprofessionale del latte lombardo, costituito dalle organizzazioni agricole regionali e Assolatte, è riuscito a riequilibrare un situazione che creava degli scompensi.
Certamente ora varrà la pena di capire cosa succederà al Tavolo convocato per il prossimo 20 settembre dal ministro delle politiche agricole, Paolo De Castro, al quale parteciperà anche la distribuzione, la grande incognita del mercato per il possibile recupero dei listini.
Infatti, in un momento di allarme di aumento dei prezzi finali, si attende a questo punto un giustificato ritorno sui prodotti di alta qualità del settore lattiero-caseario.
A proposito di qualità, si rimarca che nel nuovo aggiornamento del prezzo del latte alla stalla, la questione della tabella non è stata posta all’ordine del giorno, rimandando tale valutazione a tempi successivi.
Le parti, agricola e industriale, si sono concentrate solo nella discussione del nuovo livello di base del prezzo di riferimento. Anche perché le organizzazioni agricole avevano già cominciato a raccogliere le disdette in forza di una ventilata risoluzione anticipata del contratto per sopravvenuta onerosità e il primo obiettivo era quello di alzare il più possibile il livello del prezzo pagato agli allevatori.
La conclusione della trattativa è forse la migliore mediazione tra la domanda dei rappresentanti del mondo agricolo lombardo e l’offerta, rilanciata più volte, che si attestava sempre sotto la soglia media dei 0,40 euro/L.
L’accordo riguarda gli allevamenti della regione Lombardia che rappresentano circa il 40% della produzione nazionale. Tale intesa, tra l’altro, fa seguito a quella raggiunta in molte regioni del Mezzogiorno, con l’obiettivo di garantire un’adeguata remunerazione agli allevatori e di consentire ai consumatori di fare acquisti al giusto prezzo.
 

Sommario rivista Ca.M.


la ricerca

trova 

© 2024 Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. - Tutti i diritti riservati