|
|
|
|
|
|
|
|
|
2007 |
|
|
|
- Superfici in crescita e margini interessanti
- L’importanza di applicare le giuste tecniche agronomiche
- Le novità: ibridi a taglia bassa e contratti di coltivazione
Nel corso dei primi anni Duemila il colza ha drasticamente ridotto le
superfici, attestandosi a fine 2006 a 3.000-3.500 ha: poco più dell’1%
dell’area nazionale a semi oleosi.
Ma il 2007 è l’anno della ripresa per questa crucifera. Secondo le stime
l’ultima campagna vede quasi 10.000 ha investiti, set aside compreso.
Il motivo principale alla base di questa ripresa sono sicuramente le
iniziative promosse da Mipaaf, industria e organizzazioni dei produttori
per l’avvio della filiera biodiesel. A ciò si aggiunge anche la
disponibilità di nuove cultivar a taglia bassa che allettano meno di
quelle tradizionali.
Ma il colza non è una coltura facile, per ottenere delle rese
soddisfacenti bisogna comunque applicare le migliori tecniche
agronomiche.
|
|
|
| |
|
|