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2007 |
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POLITICA |
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Per i certificati verdi novità molto interessanti
in vista |
Condizioni vantaggiose per l’energia da biomasse.
LContinua la discussione sulla riforma dei certificati verdi. Le novità che
si prospettano sono decisamente interessanti per il mondo agricolo.
Come più volte dichiarato dal ministro delle politiche agricole Paolo De
Castro, e riportato anche su L’Informatore Agrario, il certificato verde
«agricolo» sta diventando una realtà.
La bozza di decreto depositata in Parlamento e per la quale si aprirà presto
la discussione prevede condizioni vantaggiose per le produzioni di energia
elettrica ottenute da biomasse di origine agricola nazionale; qualora fosse
approvata senza variazione la proposta prevede due opzioni.
La prima è quella di un «super» certificato verde (che durerà 15 anni) del
valore pari a 1,8 volte il prezzo del certificato verde «convenzionale»,
purché la biomassa agricola utilizzata per generare l’elettricità provenga
da un’area di non oltre 70 km da quella dove sorge l’impianto.
Con i valori correnti del certificato verde, pari a 0,125 euro/kW/ora
prodotto, l’applicazione della nuova normativa porterebbe i ricavi da
certificato verde a 0,225 euro/kW/ora prodotto. Un balzo che, qualora il
decreto fosse approvato così come è stato presentato, renderebbe
estremamente convenienti le filiere agricole del biogas e dell’olio vegetale
puro.
La seconda possibilità prevista dalla proposta di decreto e riservata alle
filiere agricole che alimentano impianti di potenza installata inferiore a
1.000 kW è quella di vedersi remunerata l’energia elettrica a 0,3 euro/kW/ora
prodotto (fissi per 15 anni). Questo prezzo comprenderebbe sia il valore
dell’energia elettrica, sia quello del certificato verde. In conclusione
l’agricoltore avrebbe il vantaggio di non doversi preoccupare della
collocazione sul mercato del certificato verde mettendosi al riparo da
eventuali oscillazioni di prezzo. La proposta di riforma rappresenta senza
dubbio una novità e un’opportunità concreta per gli agricoltori.
Il nuovo «super» certificato verde garantirebbe esito positivo alla
stragrande maggioranza dei business plan elaborati da impiantisti e
imprenditori agricoli. Se verranno rispettate le premesse, forse presto
anche in Italia, come già in Germania, potrebbero diventare assai numerosi
gli agricoltori produttori di energia elettrica.
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