riviste mensili agricole, riviste settimanali agricole, riviste agricoltura, riviste online agricoltura, riviste agricole specializzate, riviste specializzate agricoltura

riviste agricole, mondo agricoltura, riviste agricoltori  
riviste agricoltura, testate agricoltura, edizioni agricoltura
 
   
Home Riviste   L'Informatore Agrario   Vita in Campagna   Vivere La Casa in Campagna   Mad   Origine   International Agricultural Policy  

elenco prodotti in vendita
n°prodotti: 0
Totale: E. 0,00
cassa

chi siamo





riviste agricole, rivista per gli amanti della campagna, rivista sull'agricoltura professionale, riviste sull'agricoltura non professionale, edizioni dedicate al mondo agricolo, riviste specializzate in agricoltura, testate e giornali online agricoltura


L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
30
 27 Lug. - 2 Ago.

  2007
segnala ad un amico  invia ad un amico    scrivi un commento alla redazione  scrivi alla redazione
non in vendita


Attualità POLITICA

Sanatoria dei vigneti, è meglio fare in fretta

Con la nuova ocm vino sanzioni più pesanti.
Regioni e Province devono accelerare la definizione delle procedure per regolarizzare gli impianti secondo le norme vigenti. Con la nuova ocm, infatti, gli oneri saranno molto maggiori.


Vigneto - Informatore AgrarioQualche giorno prima dell’ufficializzazione della proposta legislativa di riforma dell’ocm vino, che è stata presentata dalla Commissione Ue in tutti i principali Stati europei il 4 luglio scorso, la Commissione ha anche diffuso la relazione sulla gestione del potenziale viticolo comunitario, così come previsto dall’articolo 7 del regolamento Ce n. 1493/99.
Dall’analisi della relazione risulta particolarmente interessante riflettere sui dati comunicati dagli Stati membri per quanto riguarda l’applicazione della regolarizzazione degli impianti illeciti prevista all’articolo 2, paragrafo 3 del regolamento 1493/99.
A quasi otto anni dall’entrata in vigore del regolamento comunitario che prevedeva la possibilità per i viticoltori di mettersi in regola, i dati sulla sanatoria dei vigneti su base europea sono quelli evidenziati in tabella.
Secondo i dati presentati, l’Italia avrebbe ancora da esaminare istanze per 51.846 ha pari al 98,5% delle superfici irregolari.
Appare evidente che con l’approssimarsi della scadenza attualmente prevista al 31-12-2007 per definire le istanze presentate dai viticoltori e tese a ottenere la prevista deroga definitiva al divieto di vinificazione delle uve provenienti dai vigneti illeciti, l’Italia è molto in ritardo.
Senza voler ripercorrere le vicende ben note agli addetti del settore che hanno contribuito sicuramente a rallentare le procedure necessarie per addivenire alla regolarizzazione dei vigneti, appare indispensabile una forte accelerazione da parte delle Regioni e delle Province affinché si possano definire le istanze all’interno dell’attuale quadro normativo comunitario.
La preoccupazione è rilevante dal momento che l’autodenuncia fatta dai viticoltori, e tesa a ottenere la regolarizzazione, potrebbe rivelare sorprese molto spiacevoli oltre che inaspettate, arrecando ulteriori danni a un settore che solo in questo ultimo periodo sembra aver preso la via di uscita dalla crisi degli ultimi anni.

Mettersi in regola costerà molto di più
Infatti, la proposta di riforma dell’ocm vino, pur prevedendo nuovamente la possibilità per i produttori di regolarizzare gli impianti illegittimi anteriori all’1-9-1998 (nella sostanza non vi è un allargamento della sanatoria rispetto al passato), stabilisce meccanismi molto più onerosi a carico dei produttori (sanzione pari ad almeno il doppio del valore medio del diritto di impianto, e distillazione dei vini ottenuti dalle uve prodotte da vigneti irregolari in attesa della regolarizzazione).
Per questi motivi si ritiene indispensabile uno sforzo comune delle Regioni, delle Province, del Mipaaf e dei viticoltori interessati per risolvere il problema.
È sicuramente opportuno che Regioni e Province forniscano al più presto il quadro esatto delle situazioni locali, anche al fine di valutare congiuntamente la possibilità di un ulteriore riparto dei cosiddetti diritti virtuali.
Non è tollerabile che il trasferimento di competenze alle Regioni in materia agricola, ribadito dalla sentenza della Corte costituzionale sull’articolo 64 della legge 448/2001 anche in tema di regolarizzazione delle superfici vitate, renda più difficile per i viticoltori la possibilità di accedere a un’opportunità onerosa, ma pur sempre un’opportunità, prevista dall’Ue nell’ormai lontano 1999.

 

Sommario rivista

Domenico Bosco
Responsabile Ufficio vitivinicolo
Coldiretti


la ricerca

trova 

© 2024 Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. - Tutti i diritti riservati