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2007 |
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Le virtù salutari dell’olio extravergine di oliva costituiscono uno
dei pilastri della dieta mediterranea su cui fondare l’espansione
commerciale nei Paesi in cui il suo consumo non è tradizionale. In
particolare la capacità dei polifenoli, in esso contenuti, di catturare
i radicali liberi (Orac) è un indice sia per definire le proprietà
tecnologiche di un olio, legate alla sua conservazione (shelf life), che
le virtù salutistiche una volta assunto come alimento. L’Orac misurato
sull’olio appena franto permette, inoltre, di differenziare
qualitativamente e commercialmente le diverse partite di olio; quello
della frazione oleosa delle olive dà indicazioni sul momento ottimale di
raccolta per massimizzare il contenuto di polifenoli nell’olio.
A tutte queste esperienze pratiche fatte presso l’Università del Molise
è dedicato l’articolo di apertura dello Speciale. Seguono degli articoli
che affrontano da diversi punti di vista la questione degli indirizzi da
dare alla produzione di extravergine di oliva in Italia. La
valorizzazione delle produzioni italiane di qualità è fondamentale per
risollevare l’olivicoltura italiana, ma l’innalzamento della qualità e
della tipicità di alcune fasce di prodotto nazionale, pur in un mercato
ricettivo, non è sufficiente.
Come non è certamente risolutiva la produzione di oli extravergini
monovarietali. Inoltre la politica aggressiva degli spagnoli nel
comparto dell’olio di oliva, con l’acquisizione non solo di marchi
italiani ma ora anche di aziende olivicole, rende ancor più evidente
l’urgenza di strategie competitive di commercializzazione e marketing
per il prodotto italiano.
Infine è da sottolineare l’importante ruolo che stanno avendo le fiere e
i concorsi nell’accompagnare il passaggio dell’extravergine dalla
cultura della quantità a quella della qualità, considerando che mentre
la Spagna porta avanti la politica dei volumi, noi dovremmo puntare
piuttosto su un consumatore che cerca la qualità.
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