POLITICA |
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Multe latte, ultima chiamata per mettersi in
regola |
Si riapre la rateizzazione per versare senza interessi le sanzioni.
Il Ministero da un lato offre ai produttori l’opportunità di diluire nel
tempo il versamento delle sanzioni, dall’altro affida ad Agea la riscossione
coattiva del prelievo non versato togliendone la competenza alle Regioni.
Il 14 giugno scorso, la Conferenza Stato-Regioni ha esaminato e approvato
tre provvedimenti in materia di quote latte che presto saranno pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale, andando a modificare le regole nazionali e
apportando modifiche restrittive e rigorose.
I tre atti riguardano materie assai delicate come la riscossione coattiva
delle multe non versate, la rateizzazione del prelievo supplementare
imputato ai produttori per le annate comprese tra il 1995-96 e il 2001-2002
e le procedure per il riconoscimento dei primi acquirenti.
L’intento politico è chiaro. Si vuole da un lato accelerare le operazioni di
riscossione delle multe conteggiate nel passato e mai versate dai produttori
responsabili, per motivi riconducibili essenzialmente alla mancata azione di
recupero da parte delle Regioni che hanno la competenza in merito e
all’allungamento dei tempi, oltre ogni tollerabile limite, dovuto alla
presentazione di ricorsi da parte dei produttori per contestare le
irregolarità commesse dalla Pubblica amministrazione.
Dall’altro lato, con il mini pacchetto di provvedimenti nazionali in materia
di quote latte, si intende offrire un’ultima chance ai produttori che
vogliono chiudere con il passato e mettersi in regola, riconoscendo il loro
obbligo di versare allo Stato le sanzioni che sono state imputate.
A costoro l’Amministrazione vuole concedere la possibilità di aderire alla
rateizzazione dei pagamenti, in 14 annualità, senza pretendere alcun
interesse.
Di seguito i tre provvedimenti sono analizzati distintamente, mettendone in
evidenza i contenuti salienti.
Agea recupera le multe
La riscossione coattiva del prelievo non versato è una operazione che la
legge 119 del 2003 attribuisce alle Regioni.
Una volta che si accerta l’esistenza di una somma certa, liquida ed
esigibile, la Regione è tenuta a eseguire l’iscrizione a ruolo, seguendo la
procedura indicata nella legislazione nazionale e specificata in una recente
nota tecnica che il Mipaaf ha predisposto, per risolvere alcuni dubbi
interpretativi.
L’importante novità emersa dopo l’ultima Conferenza Stato-Regioni è
l’attribuzione ad Agea del compito di recuperare le somme iscritte al
registro dei debitori mediante la riscossione coattiva.
Tale novità si è resa necessaria per rimediare alle inadempienze di molte
Regioni italiane che non facevano fino in fondo e con determinazione il loro
dovere e per rafforzare l’efficacia del dispositivo della compensazione
finanziaria con gli aiuti pac, introdotto nel mese di dicembre del 2006.
Il mancato pagamento della pac a carico di chi è debitore di prelievo
supplementare è uno strumento assai efficace, ma ha un difetto: in caso di
produttori che hanno sanzioni con importi elevati richiede troppi anni per
il completo recupero delle somme.
Ecco allora che, in tali casi, è opportuno utilizzare congiuntamente lo
strumento della compensazione e quello dell’iscrizione a ruolo delle somme
residue.
Agea già si occupa di detenere e aggiornare il registro dei debitori del
prelievo supplementare e incamera le somme recuperate tramite compensazione.
Per chiudere il cerchio e per rendere più certa e spedita la riscossione è
stato affidato ad Agea anche il compito di recuperare le somme residue,
applicando lo strumento dell’iscrizione a ruolo.
Nuova rateizzazione
Il secondo provvedimento esaminato nel corso della Conferenza Stato-Regioni
del 14 giugno 2007 è un decreto proposto dal Mipaaf contenente la procedura
per l’apertura dei termini per la presentazione delle domande di accesso
alla rateizzazione da parte dei produttori che finora non hanno aderito a
questa agevolazione.
Le ultime domande sono state presentate a fine 2004 e la prima rata annuale
è stata versata entro il 31 dicembre dello stesso anno.
Da allora non c’è stata alcuna possibilità per i produttori di avvalersi di
tale interessante strumento che consente di distribuire in 14 rate senza
interessi il pagamento delle sanzioni imputate tra la campagna 1995-96 e il
2001-2002.
Una volta che il nuovo decreto sarà pubblicato, i produttori interessati
potranno presentare alle Regioni di appartenenza le domande di
partecipazione al regime rateale.
È necessario però rispettare alcune condizioni restrittive: rinunciare al
contenzioso in essere; versare il prelievo supplementare relativo alla
campagna 2002-2003 e successive; versare le tre rate già scadute, relative
agli anni 2004, 2005 e 2006, con relativi interessi di mora.
Infine, il terzo provvedimento oggetto di confronto tra Mipaaf e Regioni
riguarda le procedure per il riconoscimento dei primi acquirenti che
diventano più severe, per evitare la concessione dell’autorizzazione a
favore di soggetti che in passato si sono resi protagonisti di violazioni
della normativa comunitaria e nazionale in materia di quote latte.
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