La presentazione delle Liste 2006 è fatta in modo più
semplice rispetto agli ultimi anni, nel senso che non vengono riportate le
tabelle con i dati pomologici e qualitativi che hanno caratterizzato le
ultime edizioni. Tali informazioni saranno, comunque, disponibili nella
banca dati on line de L’Informatore Agrario all’indirizzo (www.ediagroup.it/bancadati)
a partire dal prossimo mese di luglio.
Nell’ultimo anno si è molto discusso circa l’opportunità di continuare il
Progetto visto il crescente numero di varietà commercializzate con la
formula «Club», la cui diffusione è limitata e decisa dal licenziatario del
brevetto, e considerato che sono sempre più numerose le iniziative
concordate tra costitutori, vivaisti e produttori (singoli e associati) per
una valutazione «privata» del nuovo materiale vegetale, spesso anche prima
della diffusione commerciale, allo scopo di redigere liste di varietà
consigliate a uso dei frutticoltori che aderiscono a tali iniziative.
Anche il Mipaf e il Cra hanno avuto alcune perplessità circa l’opportunità
di continuare a finanziare il Progetto, iniziato ben 12 anni fa, ma alla
fine hanno concordato sull’utilità dell’iniziativa e, in tempi brevi,
indiranno un incontro con le Regioni che lo sostengono e con le Associazioni
dei produttori per definire le modalità di finanziamento futuro. Così come è
impostato e condotto il progetto non si sovrappone ma è complementare alle
iniziative private che, in ogni caso, non coprono né tutte le specie del
Progetto né tutte le varietà commercializzate.
La scelta varietale e dei portinnesti è, oggi, più delicata e importante che
mai, sia per la numerosità delle innovazioni sia per gli elevati costi di
impianto e gli attuali risicati margini di profitto delle produzioni
frutticole che non consentono errori di scelta.
Le Liste non sono esenti da pecche ed errori, ma lo sforzo comune alle
numerose Unità operative è quello di dare informazioni oggettive, secondo
dati rilevati con una metodologia comune e mediata dalla grande e
riconosciuta esperienza dei coordinatori dei vari gruppi di lavoro.
Anche alcune iniziali divergenze con il mondo vivaistico, giustamente
preoccupato di una corretta valutazione e informazione delle varietà da loro
commercializzate in genere e soprattutto di quelle brevettate, sono
rientrate e la collaborazione è proseguita, negli ultimi anni, in modo
aperto e positivo. Si è anche molto discusso circa la possibilità e
opportunità di coinvolgere sia i vivaisti che i produttori nella valutazione
delle cultivar e nella conseguente formulazione delle liste delle varietà
raccomandate.
A me pare importante che il Progetto fornisca dati oggettivi e documentati
che i vivaisti e i frutticoltori possano liberamente utilizzare per
programmare la produzione che deve tenere conto dei tanti fattori che
condizionano tale scelta: ambiente, mercato, tipologia di azienda, ecc.
L’impegno dei tanti ricercatori e tecnici coinvolti nel Progetto è quello di
aiutare la frutticoltura del Paese a superare le difficoltà che negli ultimi
tempi hanno messo in crisi più di una produzione frutticola.
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Carlo Fideghelli
coordinatore Progetto
«Liste di orientamento varietale dei fruttiferi» |
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