riviste mensili agricole, riviste settimanali agricole, riviste agricoltura, riviste online agricoltura, riviste agricole specializzate, riviste specializzate agricoltura

riviste agricole, mondo agricoltura, riviste agricoltori  
riviste agricoltura, testate agricoltura, edizioni agricoltura
 
   
Home Riviste   L'Informatore Agrario   Vita in Campagna   Vivere La Casa in Campagna   Mad   Origine   International Agricultural Policy  

elenco prodotti in vendita
n°prodotti: 0
Totale: E. 0,00
cassa

chi siamo





riviste agricole, rivista per gli amanti della campagna, rivista sull'agricoltura professionale, riviste sull'agricoltura non professionale, edizioni dedicate al mondo agricolo, riviste specializzate in agricoltura, testate e giornali online agricoltura


L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
22
 1 - 7 Giu.

  2007
segnala ad un amico  invia ad un amico    scrivi un commento alla redazione  scrivi alla redazione
non in vendita


Attualità POLITICA

Rinvio in vista per le tariffe d’estimo

L’annuncio del Ministro De Castro.
L’assemblea di Confagricoltura ha visto la partecipazione, oltre che dei ministri De Castro e Damiano, anche del presidente del Consiglio Romano Prodi per il quale «l’agricoltura è una priorità assoluta».

L’ applicazione delle nuove tariffe d’estimo sarà rinviata». Con questo annuncio il ministro, Paolo De Castro ha strappato un caloroso applauso alla platea dei delegati di Confagricoltura riuniti il 29 maggio scorso nell’ annuale assemblea. Un applauso liberatorio perché sulla revisione degli estimi erano montate le tensioni. «Non possiamo sperare nella utopia di un fisco amico – aveva detto Federico Vecchioni nella sua introduzione riferendosi proprio alle tariffe d’estimo – ma almeno non vorremo un fisco nemico».
Come ampiamente riferito sulle pagine de L’Informatore Agrario la revisione delle tariffe d’estimo, pubblicata il 2 aprile di quest’anno e con effetto retroattivo, aveva scatenato la rabbia degli agricoltori sia per le modalità con cui la normativa era stata introdotta, sia per i numerosi errori che avevano imposto la predisposizione di un grandissimo numero di ricorsi.
Questa è stata la principale novità di cronaca, ma l’assemblea di Confagricoltura ha affrontato anche altri argomenti.

Prodi e Damiano
Innanzitutto, oltre al ministro Paolo De Castro, sono intervenuti il presidente del Consiglio Romano Prodi e il ministro del lavoro Cesare Damiano. È stato un dovuto riconoscimento alla Confederazione che con un certo rammarico aveva visto disertato, proprio da Prodi e Damiano, il Forum organizzato a Taormina lo scorso marzo.
Romano Prodi con il suo intervento ha voluto smentire le critiche di scarsa attenzione al settore agricolo. Nel suo lungo intervento, oltre ad affermare che «l’agricoltura è settore di priorità assoluta», ha sottolineando la necessità di sostenere con maggiore forza le esportazioni di prodotti agricoli e alimentari di qualità. «Il nostro obbiettivo - ha detto – deve essere il raddoppio delle esportazioni nei prossimi anni, ma non possono essere le 21 Regioni che l’una indipendentemente dalle altre organizzano la promozione su un mercato mondiale. Già gli attuali investimenti in promozione a livello nazionale sono inadeguati per affrontare il mercato globalizzato, la frammentazione significa solo spreco di risorse.
Il ministro Damiano ha invece descritto la possibilità di giungere a un sistema che renda più agevole l’ assunzione di personale stagionale, ad esempio per le operazioni di raccolta, consentendo pratiche più semplici per personale extracomunitario o anche interno all’Ue. Inoltre Damiano ha anche ipotizzato forme contrattuali per favorire il lavoro regolarmente retribuito e inquadrato di personale anziano, pensionato in particolare, o giovanile, come studenti.
Da parte di Damiano si è trattato di una risposta debole a una precisa richiesta di Vecchioni il quale aveva chiesto con forza che il nostro Paese si adegui alle norme già in vigore in altri Paesi europei (ad esempio in Germania la contribuzione sociale per gli stagionali è pressoché inesistente). Vecchioni aveva quindi richiesto uno specifico inquadramento per il lavoro stagionale che si basi su 5 elementi:
- applicazione di una particolare forma di contratto di lavoro stagionale a tutte le figure potenzialmente interessate (non solo a studenti e pensionati);
- regime limitato ad alcune tipologie di prestazione, come ad esempio la raccolta;
- riduzione generalizzata della contribuzione sino a 150 giornate e semplificazione delle procedure di assunzione e gestione;
- per le prestazioni di breve durata (ad esempio sino a 75 giornate) modalità di pagamento semplificata comprensiva di previdenza e assicurazione;
- coinvolgimento delle parti sociali (come avviene ad esempio in Francia) per la corretta gestione del sistema.

Proposte e non rivendicazioni
Vecchioni ha voluto ribadire il profondo cammino di ristrutturazione di Confagricoltura nella direzione di un sindacato di progetto e di proposta e non di rivendicazione.
«Nel commentare la Finanziaria – ha detto Vecchioni – avevamo dato un bell’8 al ministro De Castro per le risposte date alle aspettative degli agricoltori, ma ora bisogna dare seguito ai decreti attuativi per non vanificare le attese».
L’elenco è lungo ed inizia dalla possibilità delle società agricole di optare per la tassazione su base catastale, misura voluta fortemente dallo stesso De Castro per incentivare strutture societarie con maggiore capacità competitiva.
Mancano i decreti per incentivare le produzioni agricole per scopi energetici e in particolare non sono definite le sanzioni per il mancato rispetto da parte delle industrie petrolifere della miscelazione con carburanti rinnovabili, mancano le revisioni dei certificati verdi, la definizione degli utilizzi ai fini energetici degli oli vegetali, e infine gli incentivi per l’ applicazione del protocollo di Kyoto.

I costi della burocrazia
L’apparato burocratico dell’agricoltura ha dimensioni faraoniche, interessa oltre 1.000 istituzioni con cui l’azienda agricola deve interfacciarsi e coinvolge oltre 1,2 milioni di persone.
Malgrado promesse e dichiarazioni di intenti, nella realtà enti e personale registrano un trend in crescita anche in questi ultimi anni.
È quanto emerge da un Libro bianco commissionato da Confagricoltura che pur se ancora non definitivo porta a concludere che il costo di funzionamento delle strutture pubbliche aumenta, mentre si riduce il sostegno al settore agricolo.
La spesa di funzionamento dell’Agea negli ultimi 10 anni si è più che triplicata, nonostante la nascita degli organismi regionali di pagamento.
E nel frattempo le incombenze degli agricoltori continuano a crescere.
Il Libro bianco non si ferma all’analisi, ma propone concrete possibilità di semplificazione e indica modifiche ad alcuni regolamenti comunitari che potrebbero liberare risorse da stornare direttamente al settore.
Avremo modo di analizzare più nel dettaglio lo studio e le proposte di Confagricoltura, nel frattempo il ministro De Castro è avvisato: il suo voto potrebbe peggiorare.

 

Sommario rivista

di Giovanni Rizzotti


la ricerca

trova 

© 2024 Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. - Tutti i diritti riservati