riviste mensili agricole, riviste settimanali agricole, riviste agricoltura, riviste online agricoltura, riviste agricole specializzate, riviste specializzate agricoltura

riviste agricole, mondo agricoltura, riviste agricoltori  
riviste agricoltura, testate agricoltura, edizioni agricoltura
 
   
Home Riviste   L'Informatore Agrario   Vita in Campagna   Vivere La Casa in Campagna   Mad   Origine   International Agricultural Policy  

elenco prodotti in vendita
n°prodotti: 0
Totale: E. 0,00
cassa

chi siamo





riviste agricole, rivista per gli amanti della campagna, rivista sull'agricoltura professionale, riviste sull'agricoltura non professionale, edizioni dedicate al mondo agricolo, riviste specializzate in agricoltura, testate e giornali online agricoltura


L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
 
22
 26 Mag.-1 Giu.

  2006
segnala ad un amico  invia ad un amico    scrivi un commento alla redazione  scrivi alla redazione
non in vendita


Mercati e prezzi

Calano le scorte, vino su prezzi stabili

Discreti i flussi di vendita nel 2006

Il mercato interno non è particolarmente brillante e registra un aumento della concorrenza a opera di nuovi, piccoli operatori. Migliora l’export su buona parte dei mercati esteri
 

La primavera ormai inoltrata e l’incipiente fioritura dell’uva ci inducono a fare il punto sul mercato vinicolo relativamente alla stagione che sta per concludersi. Com’era logico supporre, la minor produzione di circa un 10% rispetto alla vendemmia 2004 ha riequilibrato un po’ il rapporto domanda-offerta e ha contribuito, se non a una ripresa dei prezzi, almeno a una loro stabilizzazione.
Intendiamoci, non ci sono entusiasmi particolari, ma i sensibili ribassi generalizzati registrati l’anno scorso hanno fatto guadagnare competitività alla produzione nazionale. Infatti, il flusso di esportazione è migliorato su buona parte dei mercati esteri (comunitari ed extracomunitari), facendoci riguadagnare la leadership in quantità negli Usa e penetrare anche in mercati dai prezzi bassi quali quelli dell’Est europeo.
Vanno anche ricordate l’accettazione da parte dell’Unione Europea delle domande di distillazione facoltativa, nonché la concessione all’Italia di circa 2 milioni di ettolitri di distillazione di crisi per la campagna 2004, ma distillati a fine 2005. Questi fatti hanno permesso un alleggerimento delle scorte e lo sviluppo di un mercato a prezzi sostanzialmente stabili con qualche accenno di ritocco verso l’alto delle quotazioni minime, quali quelle dei vini da tavola bianchi e rossi a destinazione brick, soprattutto del nord della Puglia e di Sicilia. Dobbiamo comunque ricordare che le soglie di prezzo raggiunte nell’estate del 2005 ci hanno fatto tornare indietro all’inizio degli anni 90, almeno per quanto riguarda i vini da tavola e alcune igt a nome di vitigno, mentre un po’ meglio si sono difese le doc, in particolar modo i bianchi e in misura minore i rossi.
Va anche segnalato come il mercato interno non sia particolarmente brillante, poiché a fronte di un consumo stabile si manifesta un aumento della concorrenza, fatta di nuovi piccoli operatori che si stanno continuamente presentando sulla scena, alimentando una competizione già forte con conseguente riduzione delle marginalità, anche in quella nicchia di prodotti consumati in wine bar, enoteche e ristoranti.
Mercato stabile
Fatte queste premesse diciamo che nel 2006 il mercato dei vini all’ingrosso ha vissuto una fase di relativa stabilità, con discreti flussi di vendita un po’ per tutte le tipologie, con una domanda mai particolarmente attiva, ma comunque sempre presente, il che ha permesso a produttori e cantine cooperative di collocare buona parte della produzione, senza trovarsi in questo periodo a dover effettuare le consuete svendite di fine stagione.
I vini che meglio si sono difesi sono comunque quelli noti e introdotti nei mercati esteri e quelli che hanno saputo mantenere equilibrio e giusto rapporto qualità-prezzo nel corso degli anni, quali per esempio il Soave (vedi grafico), mentre altri, quali Chianti, Amarone, Valpolicella, Barolo, sono in ripresa dopo i forti ribassi degli ultimi due anni. Rimangono su posizioni pesanti e con quotazioni basse alcuni vini igt a nome di vitigno, specie rossi come Cabernet e Merlot ma anche bianchi quali Chardonnay e Pinot grigio, per il quale il forte aumento dell’offerta mantiene prezzi compressi nonostante una domanda ancora attiva.
Prospettive
La situazione generale europea non è comunque rassicurante; cio è confermato dal fatto che la Francia ha già chiesto la distillazione di crisi per 4 milioni di ettolitri (di cui 2 per vini doc), l’Italia ne ha chiesti altri 2 milioni e la sola Spagna non ne ha fatto richiesta, dato che la siccità del 2005 ha causato una riduzione della produzione di circa il 30%.
Si riaffaccia anche l’ipotesi di ripristinare i premi all’estirpazione per ridurre il vigneto europeo e riportare equilibrio fra domanda e offerta.
Questa politica delle distillazioni non potrà certo durare ancora a lungo, mentre quella dell’estirpazione porterà solo all’impoverimento del patrimonio viticolo dei Paesi a maggiore tradizione e storia rispetto agli incrementi incontrollati che si registrano nel Nuovo Mondo.
Ma torniamo al mercato. La possibilità di chiudere la stagione con le giacenze di fine luglio inferiori a quelle del 2005 (almeno a livello europeo) ci porterà all’apertura della nuova campagna con maggior interesse e vivacità rispetto a quella precedente, anche se l’equilibrio è molto fragile, legato com’è alle attese per la prossima produzione.
Se le quantità dovessero ritornare ai valori 2004 ci farebbero ripiombare nel pessimismo e nel mercato bloccato e ribassista di recente memoria (anche se ormai non c’è più spazio per ulteriori ribassi).

 

Sommario rivista Giancarlo Lechthaler


la ricerca

trova 

© 2024 Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. - Tutti i diritti riservati