riviste mensili agricole, riviste settimanali agricole, riviste agricoltura, riviste online agricoltura, riviste agricole specializzate, riviste specializzate agricoltura

riviste agricole, mondo agricoltura, riviste agricoltori  
riviste agricoltura, testate agricoltura, edizioni agricoltura
 
   
Home Riviste   L'Informatore Agrario   Vita in Campagna   Vivere La Casa in Campagna   Mad   Origine   International Agricultural Policy  

elenco prodotti in vendita
n°prodotti: 0
Totale: E. 0,00
cassa

chi siamo





riviste agricole, rivista per gli amanti della campagna, rivista sull'agricoltura professionale, riviste sull'agricoltura non professionale, edizioni dedicate al mondo agricolo, riviste specializzate in agricoltura, testate e giornali online agricoltura


L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
20
 18 - 24 Mag.

  2007
segnala ad un amico  invia ad un amico    scrivi un commento alla redazione  scrivi alla redazione
non in vendita


Attualità POLITICA
Rilanciare la ricerca agricola: una priorità assoluta
P. De Castro

Il Governo sta lavorando per definire il piano di riorganizzazione del Cra.

Sul numero 17 de L’Informatore Agrario è stato pubblicato un articolo, a firma del direttore Giovanni Rizzotti, in cui si constata la situazione precaria in cui continua a trovarsi la ricerca agricola italiana, alle prese con una riforma che non riesce a decollare e quindi a dare le risposte necessarie al settore.
Su questo argomento ospitiamo la risposta del ministro delle politiche agricole, Paolo De Castro.

Il sistema nazionale della ricerca, nel suo complesso, è chiamato ad affrontare scenari completamenti diversi dal passato e in tal senso l’esigenza di una incisiva azione riformatrice è più che mai evidente.
In particolare, per quanto concerne la ricerca agricola, le profonde trasformazioni che in questi ultimi anni hanno caratterizzato il rapporto tra agricoltura e mercati e tra agricoltura e società nel suo insieme impongono uno sforzo straordinario per accompagnare il settore agroalimentare verso nuovi traguardi. L’ampliamento dei mercati, le nuove sollecitazioni di carattere collettivo che legano l’agricoltura ai temi della salute umana, della protezione ambientale, dei cambiamenti climatici, della produzione di energia richiedono non solo una diversa organizzazione del sistema della ricerca, ma anche l’implementazione di approcci interdisciplinari che esulano dalla tradizionale funzione economico-produttiva del settore agroalimentare per abbracciare i nuovi temi che derivano dal citato cambiamento.
Gli sviluppi che hanno interessato i sistemi agricoli e i territori rurali richiedono una rapida evoluzione delle capacità afferenti al sistema della ricerca pubblica e le istituzioni che ne sono protagoniste sono chiamate ad adeguare la propria missione e a definire percorsi sinergici per rispondere alla nuova domanda di ricerca.
All’interno di questa visione si inserisce lo stesso processo di riforma del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra) che ha avuto inizio nel 1999 e che aveva, e ha, l’obiettivo di riorganizzare e razionalizzare diverse strutture di ricerca tra cui, in particolare, i 23 Istituti di ricerca e sperimentazione agricola presenti nel panorama nazionale.
Un percorso che, come è stato rilevato recentemente su queste pagine, è stato accompagnato da ritardi e non poche difficoltà, molte delle quali connaturate a un processo di riforma così ambizioso e nello stesso tempo indispensabile. Ora più che volgere lo sguardo al passato occorre provare a guardare al futuro, considerando in primo luogo gli sforzi che questo Governo sta producendo sul fronte della stabilizzazione e del ringiovanimento del personale dedicato alla ricerca e sul fronte della programmazione.
Stiamo lavorando alacremente per dare alla luce il piano di riorganizzazione del Cra, che ne identifichi le prospettive future sia in termini di contenuti che in termini di dotazioni e modello organizzativo. Uno sforzo che non interessa solo il Cra ma che sta vedendo il protagonismo positivo di tutte le componenti del sistema della ricerca che si occupano di agricoltura. In questo orizzonte l’obiettivo è quello di lavorare alla costruzione di un vero sistema, con collegamenti permanenti e funzionali, capace di integrare le diverse competenze e informazioni a partire dalle attività svolte dagli Istituti di ricerca strumentali del Mipaaf (Cra, Inran, Inea) per arrivare al coinvolgimento degli altri soggetti della ricerca, come le Università, l’Enea, il Cnr, e delle istituzioni che si occupano di formazione e di quelle che producono statistiche.
Il sistema agricolo necessita di nuove spinte propulsive, rispetto alle quali il ruolo delle attività di ricerca e sviluppo dell’innovazione è fondamentale. La crescita della competitività internazionale e il dualismo strutturale che caratterizza il nostro contesto agricolo mettono in primo piano la funzione della ricerca quale leva su cui poggiare percorsi di crescita competitiva delle nostre filiere, dei nostri territori e del ruolo multifunzionale dell’azienda agricola.
In questa visione non secondario è poi il collegamento con gli altri soggetti che a livello europeo si occupano di ricerca agricola. Infatti, la stessa competizione per le risorse sul mercato della ricerca si intensifica e premia, sempre più e giustamente, la capacità di creare relazioni e network ampi. Questa in sintesi la prospettiva che tende a rafforzare la ricerca nazionale e il sistema europeo della ricerca.
L’obiettivo è quello di costruire un sistema dinamico in grado di recepire la domanda esplicita e latente di ricerca e innovazione, che sappia promuovere linee di formazione coerenti con le esigenze degli operatori: una direzione indispensabile per affrontare le nuove sfide del mercato globale e assicurare la produzione di quei valori collettivi che la società richiede al sistema agricolo.
Il contributo della ricerca nella promozione della competitività e della sostenibilità dei sistemi agroalimentari rappresenta un fattore chiave per lo sviluppo del comparto agricolo e alimentare e in questa direzione la missione che ci siamo dati è quella di accrescere la qualità dell’intero sistema della ricerca agricola nazionale al fine di garantire uno sviluppo durevole in termini economici, sociali e ambientali della nostra agricoltura. Strumentalmente a tale obiettivo stiamo promuovendo non solo un rapporto maggiormente intenso con gli operatori al fine di raccoglierne i bisogni, ma anche la crescita delle opportunità di accesso alla conoscenza e all’innovazione.
Una strada non semplice, ma ineludibile e sulla quale stiamo promuovendo un impegno importante, che troverà un tassello significativo nel processo di riorganizzazione del Cra e che ha già trovato alcuni momenti estremamente interessanti, come nel caso della recente approvazione del piano triennale dell’Istituto nazionale di economia agraria (Inea) che traccia un sentiero rinnovato per l’agenda della ricerca economico-agraria e che individua proprio nell’integrazione tra le diverse esperienze della ricerca l’orizzonte per la definizione della futura visione dell’Istituto.
Stiamo lavorando per migliorare performance e prospettive della nostra agricoltura e per questo stiamo privilegiando il potenziamento delle attività di ricerca e sperimentazione, oltre che la valorizzazione e la diffusione delle innovazioni. I fronti sui quali siamo impegnati sono molteplici. Dal tema della gestione delle risorse idriche a quello delle agroenergie, che ci vede impegnati non solo sul fronte della promozione e dell’organizzazione ma anche su quello della ricerca (selezione di varietà, sviluppo di tecniche di coltivazione per colture da biodiesel, bioetenaolo e combustione diretta); dai temi che riguardano la tutela del suolo a quelli relativi allo sviluppo dell’innovazione tecnica e organizzativa finalizzata a migliorare le prestazioni competitive e ambientali dei nostri produttori e delle nostre filiere.
Ripongo estrema fiducia nel lavoro che stiamo conducendo, ripreso, peraltro, in una situazione complessivamente non facile per il sistema Paese e in particolare per il mondo della ricerca. Stiamo dando alcune risposte importanti, altre stanno scaturendo da una riflessione ampia e collegiale che penso possa portare presto a risultati concreti, rivitalizzando il ruolo della ricerca pubblica nazionale e il suo protagonismo all’interno del sistema Europa.
Quella della ricerca è una priorità assoluta all’interno dell’agenda politica di questo Ministero.
 

Sommario rivista di Paolo De Castro
Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali


la ricerca

trova 

© 2024 Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. - Tutti i diritti riservati