riviste mensili agricole, riviste settimanali agricole, riviste agricoltura, riviste online agricoltura, riviste agricole specializzate, riviste specializzate agricoltura

riviste agricole, mondo agricoltura, riviste agricoltori  
riviste agricoltura, testate agricoltura, edizioni agricoltura
 
   
Home Riviste   L'Informatore Agrario   Vita in Campagna   Vivere La Casa in Campagna   Mad   Origine   International Agricultural Policy  

elenco prodotti in vendita
n°prodotti: 0
Totale: E. 0,00
cassa

chi siamo





riviste agricole, rivista per gli amanti della campagna, rivista sull'agricoltura professionale, riviste sull'agricoltura non professionale, edizioni dedicate al mondo agricolo, riviste specializzate in agricoltura, testate e giornali online agricoltura


L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
18
 28 Apr. - 4 Mag.

  2006
segnala ad un amico  invia ad un amico    scrivi un commento alla redazione  scrivi alla redazione
non in vendita
 

Attualità POLITICA

Passate le elezioni comincia il totoministri

Non è ancora ben chiaro quando verrà nominato il Governo Prodi, ma già, come sempre succede, si fa la lista dei «papabili». Per l’agricoltura si parladi Clemente Mastella

Quando nascerà il nuovo Governo? In molti se lo chiedono, a cominciare da Romano Prodi, presidente del Consiglio in pectore che vorrebbe al più presto l’incarico dall’attuale presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Spera invece in un allungamento dei tempi il presidente del Consiglio uscente, Silvio Berlusconi, convinto che a conferire il mandato debba essere il prossimo presidente della Repubblica che dovrebbe essere eletto intorno alla metà di maggio.
Nonostante le elezioni del 9 aprile siano ormai lontane la tensione tra i due poli è molto alta, anche se qualche sporadico segno di disgelo sta avvenendo. Proprio il ministro delle politiche agricole Gianni Alemanno, a quanto riferiscono uomini del suo entourage, ha telefonato a Prodi per parlare con lui del Tavolo delle filiera energetica appena insediato e i due hanno scherzato sulla successione al Ministero agricolo.
A favore dei tempi rapidi gioca la sollecitazione del Fondo monetario internazionale che chiede di «fare in fretta». Un monito al quale Ciampi potrebbe non essere insensibile. A favore di uno slittamento c’è, invece, non solo la non sottovalutabile ostinazione di Berlusconi che sostiene che sia stato proprio il presidente della Repubblica a dire che non avrebbe dato lui l’incarico, ma anche il pericolo dell’ingorgo istituzionale: convocazione delle Camere (28 aprile), elezione del capo dello Stato (13 maggio), elezioni amministrative (fine maggio) e referendum (24 giugno). Se a prevalere sarà la decisione di Ciampi di dare lui l’incarico sarà però necessario fare il Governo molto in fretta. Al massimo in una settimana.
La possibilità di un’accelerazione improvvisa dei tempi di formazione dell’Esecutivo fa fibrillare il «totonomine», anche per quel che riguarda il Ministero delle politiche agricole. Un Dicastero considerato non di primissima serie, ma pur sempre con un portafoglio di tutto rispetto.
I possibili inquilini del Mipaf
Fonti non giornalistiche piuttosto accreditate collocano tra il papabili Clemente Mastella, segretario dell’Udeur, che alla sua prima uscita pubblica sui temi agricoli, durante la campagna elettorale, ha sollecitato le organizzazione agricole a unirsi. La sua nomina pare creerebbe qualche malumore tra i Ds.
Altrettanto accreditata è la voce che quasi certamente in via XX Settembre non siederà più il verde Alfonso Pecoraro Scanio.
Rimane in piedi la possibilità che all’agricoltura torni Paolo De Castro, eletto in Puglia, alla Camera. Il professore è molto vicino a Prodi, tanto che fonti giornalistiche lo hanno accreditato tra i possibili sottosegretari alla presidenza. Voci che egli ha smentito dicendosi impegnato nel tentare di ottenere il Ministero delle politiche agricole. A suo favore pende la propensione del leader dell’Unione verso un Governo dove siedano anche persone con competenze specifiche elevate.
Altri nomi che girano sono quelli di Ermete Realacci, deputato della Margherita, presidente onorario di Legambiente e molto sensibile ai temi agricoli.
Va poi considerato l’ampio capitolo dei sottosegretari che verranno scelti per completare il Governo. Su questo fronte le indiscrezioni sono poche, almeno per quel che riguarda l’area agricola. Tra i pochissimi nomi in circolazione ci sono quelli del diessino piemontese Lino Rava, dell’esponente della Margherita Luca Marcora e della Verde Loredana De Petris. A lei però potrebbe toccare la presidenza della Commissione agricoltura del Senato, sempre che non vada ai Comunisti italiani.
In ogni caso, sembra confermata anche in questa legislatura la regola che vuole che i presidenti di commissione siano di partiti diversi da quelli del ministro di riferimento.

Sommario rivista Letizia Martirano


la ricerca

trova 

© 2024 Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. - Tutti i diritti riservati