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2007 |
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- Applicazione della confusione sessuale in Toscana, Abruzzo e Puglia
- Esperienze di disorientamento in Veneto e Trentino
La possibilità di utilizzare i feromoni di sintesi nelle strategie di
lotta contro le tignole della vite sta trovando sempre maggiore
interesse, sia per l’efficacia dimostrata verso i due fitofagi sia per
il ridotto impatto sugli agroecosistemi.
In viticoltura, oggi, le strategie impiegabili sono la confusione
propriamente detta e il disorientamento.
La confusione si basa sull’emissione di elevate quantità di attrattivo e
su un numero di 400-800 diffusori per ettaro.
Il disorientamento, invece – che ricordiamo è ampiamente verificato nei
confronti di cidia del pesco e della carpocapsa del melo – mira a
inibire gli accoppiamenti tramite l’applicazione di un maggior numero di
erogatori a ettaro che rilasciano quantità di feromone di poco superiori
ai richiami emessi dalle femmine.
In questo Speciale si riportano i risultati di diverse esperienze di
confusione sessuale condotte in Toscana e Abruzzo su uva da vino e in
Puglia su uva da tavola.
Vengono inoltre presentati i risultati di un quadriennio di prove
condotte con il metodo del disorientamento in Veneto e Trentino.
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Sommario rivista
