POLITICA |
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Titoli provvisori disaccoppiati nella buca delle
lettere |
Agea ha inviato 1.300.000 comunicazioni ai produttori
La notifica interessa i settori dell’olio di oliva, del tabacco e del
latte bovino entrati solo quest’anno nel regime del disaccoppiamento degli
aiuti pac. Mancano all’appello solo i bieticoltori per i quali è ancora in
via di definizione il quadro normativo
In questi giorni l’Agea ha provveduto a inviare agli agricoltori italiani
interessati i titoli provvisori disaccoppiati che sono stati determinati a
seguito del processo di ricognizione preventiva per i tre settori che sono
entrati nel regime del disaccoppiamento dal 2006 (olio di oliva, tabacco,
latte bovino).
All’appello mancano solo i dati per le barbabietole da zucchero che non sono
stati ancora determinati, anche perché l’avvio della riforma è partito con
un certo ritardo, dato che i regolamenti comunitari sono stati pubblicati da
poche settimane e, a oggi, mancano alcuni pezzi importanti della base
legislativa europea.
Il lavoro svolto da Agea ha richiesto, come è ormai consuetudine, un
notevole impegno gestionale e burocratico, visto che si devono fare i conti
con grandi numeri. In totale sono state inviate quasi 1.300.000 lettere, di
cui poco meno di 1 milione agli olivicoltori specializzati.
Olio di oliva
Nel settore dell’olio di oliva c’è una peculiare situazione strutturale: è
elevata la frammentazione e i beneficiari sono numerosi; per la maggior
parte si tratta di unità produttive specializzate; la dimensione media delle
aziende è piuttosto esigua, essendo di gran lunga inferiore a 1 ha; numerosi
(pare oltre 200.000) sono i destinatari di titoli provvisori che dispongono
di una superficie complessiva aziendale inferiore a 0,3 ha che, come noto, è
il minimo consentito per poter procedere alla fissazione dei titoli.
Il valore unitario dei titoli provvisori per l’olio di oliva, determinati
sulla base dei dati di riferimento specifici di settore, varia entro un
intervallo di oscillazione molto marcato: si va da 300 euro/ha fino a
superare i 2.000 euro/ha. In media il valore del titolo pac disaccoppiato
per l’olivicoltura vale circa 850 euro/ha. Questo dato non tiene conto delle
trattenute che saranno praticate per la riserva nazionale, del rispetto del
massimale finanziario, della modulazione obbligatoria e delle eventuali
altre decurtazioni che ci saranno in futuro (modulazione volontaria,
disciplina finanziaria).
Tabacco
Il numero di tabacchicoltori che hanno beneficiato delle attribuzioni
provvisorie dei titoli è assai limitato (qualche decina di migliaia), ma il
valore dei diritti è notevolmente più elevato rispetto all’olio di oliva,
potendo superare anche la soglia di 5.000 euro/ha. Anche in questo caso il
calcolo è stato eseguito sulla base dei dati specifici di settori, così come
sono stati determinati dopo il processo di ricognizione preventiva.
Latte bovino
Per il settore del latte bovino, invece, i beneficiari delle assegnazioni
provvisorie sono circa 50.000. A essi sono stati notificati titoli speciali
senza terra, con un valore massimo di 5.000 euro, collegati a un numero di
UBA, corrispondenti alle unità di bovino adulto che sono necessari per
produrre la quota latte disponibile a livello aziendale al 31-3-2006.
Indicativamente, ogni 100 t di quota latte aziendale si è generato un titolo
provvisorio senza terra di 3.000 euro. Pertanto, un allevamento con 1.000 t,
riceverà una assegnazione provvisoria di 6 titoli di 5.000 euro ciascuno.
Con la notifica di questi giorni, i quasi 1,3 milioni di agricoltori
interessati dispongono di un pacchetto di titoli provvisori che dovranno
essere fissati con la domanda unica per l’anno 2006.
Solo dopo la fissazione i titoli diventeranno definitivi, ma prima c’è da
passare per il nodo delle trattenute (riserva nazionale e massimali
finanziari).
Con la fissazione i titoli provvisori latte si trasformeranno da speciali a
ordinari, sempre che l’agricoltore disponga di superficie ammissibile o di
titoli ordinari storici maturati nel 2005 (seminativi e zootecnia da carne).
In pratica, il valore dei titoli provvisori del latte si distribuisce sulla
superficie di riferimento aziendale.
Nel caso non vi fosse superficie ammissibile o non fossero presenti altri
titoli storici, l’agricoltore ha la possibilità di conservare i titoli
speciali latte, ma l’utilizzo annuale è subordinato al mantenimento
dell’attività zootecnica (50% delle UBA).
In generale, entro il prossimo 15 agosto (per la tempistica delle scadenze
vedi anche il riquadro nella pagina a fianco), Agea comunicherà agli
agricoltori i titoli definitivi che saranno calcolati in maniera tale da
sommare al numero e al valore dei titoli già posseduti per la campagna 2005,
ove effettivamente presenti, gli ettari e gli importi riferiti all’attività
agricola svolta nel periodo di riferimento nei settori dell’olio di oliva,
del tabacco, del latte bovino e della barbabietole da zucchero.
Completata la fase della comunicazione dei titoli provvisori, si presentano
altri due delicati appuntamenti per gli agricoltori interessati: la
predisposizione della domanda unica 2006 con la fissazione e il primo
utilizzo dei nuovi titoli e la notifica a cura di Agea dei titoli
definitivi, in programma per la metà del prossimo mese di agosto.
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