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L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
15
 7-13 Apr.

  2006
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Attualità POLITICA

Bietole: fissata l’entità dei diritti pac disaccoppiati

Le scelte del Ministero in un decreto

La macchina burocratica dell’Unione Europea e nazionale sta sfornando numerose disposizioni per consentire ai bieticoltori di presentare in tempo le domande di pagamento unico previste dalla nuova ocm

Negli ultimi giorni, sono stati predisposti diversi provvedimenti relativi alla prima applicazione della riforma dell’organizzazione comune di mercato nel settore zucchero.
La Commissione europea, il Ministero delle politiche agricole e l’Agea, ognuna per le rispettive competenze e responsabilità, stanno lavorando freneticamente alla messa a punto delle regole del gioco per consentire il passaggio dalla vecchia alla nuova politica di sostegno per la filiera bieticola e saccarifera.
Nel complesso, in soli 15 giorni sono stati varati e in qualche caso non ancora pubblicati sulle relative Gazzette Ufficiali ben quattro regolamenti comunitari e un decreto ministeriale. E non è finita qui, perché sono attesi ulteriori provvedimenti, sia europei sia nazionali.
Scadenze vicine
Intanto, la data del 15 maggio che segna il termine ultimo entro il quale gli agricoltori interessati dalla prima assegnazione dei titoli pac per le bietole devono presentare la domanda per la fissazione, l’utilizzo, l’accesso alla riserva nazionale e la richiesta di aiuti accoppiati si avvicina e le procedure standard da attuare per l’introduzione di questo settore nell’ambito del regime del pagamento unico aziendale sono palesemente in ritardo.
I dati di riferimento e i titoli provvisori non sono stati ancora determinati e comunicati ai produttori storici interessati.
La ricognizione preventiva per l’aggiustamento delle situazioni, in modo da tenere conto delle trasformazioni aziendali intercorse nel tempo e delle eventuali cause di forza maggiore e circostanze eccezionali, non è partita. Da ultimo ci sono delle incertezze anche sui piani di riconversione che dovrebbero portare risorse finanziarie a favore delle aziende agricole che non potranno più contare sulla barbabietola da zucchero e sono nella necessità di riconvertire l’ordinamento produttivo verso altre produzioni.
Questo ultimo non è problema da poco conto, ove si consideri che gli ettari coltivati a bietole si sono ridotti da oltre 240.000 nel 2005 a circa 90.000 nel 2006, con numerose regioni che hanno dovuto forzatamente dire addio per sempre a tale coltura.
I diritti disaccoppiati
Ma torniamo agli ultimi provvedimenti che sono stati preparati, iniziando da quello nazionale, che fissa l’entità dei diritti pac disaccoppiati da assegnare a favore dei bieticoltori storici e da erogare per il periodo che va dal 2006 fino al 2013 e, magari, anche oltre.
Il decreto è passato alla Conferenza Stato-Regioni e deve solo essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Le scelte principali riguardano i seguenti aspetti:
- il periodo di riferimento per il calcolo dei diritti è il triennio 2000-2002, in conformità con la scelta che è stata fatta per gli altri seminativi e per il riso;
- l’importo di riferimento è determinato partendo dal saccarosio prodotto a livello di singola aziendale agricola nel triennio 2000-2002 e applicando l’importo di base dell’aiuto risultante dalla dotazione massima assegnata all’Italia (136 milioni di euro a regime);
- la superficie di riferimento e, dunque, il numero di titoli supplementari da assegnare ai bieticoltori storici è determinato sulla base delle rese medie Istat a livello provinciale e dalle disposizioni di attuazione decise successivamente da Agea;
- infine, per quanto riguarda il regime dei pagamenti supplementari (articolo 69 del regolamento n. 1782/2003), per ora non trova applicazione. C’è tempo, però, fino al 30 aprile prossimo per prendere una decisione definitiva in tal senso, sempre che si riesca a trovare il necessario consenso politico.
In relazione ai regolamenti comunitari varati negli ultimi giorni, se ne contano ben quattro e altri sono in arrivo, con particolare riferimento al tanto atteso testo sui criteri di applicazione del regime di aiuti alla ristrutturazione e alla riconversione della filiera saccarifera.
Il regolamento n. 493/2006 contiene alcune importanti misure transitorie, con particolare riferimento alla gestione del riporto e alla quota temporanea attribuita ai Paesi come l’Italia che hanno avuto semine autunno-vernine antecedenti all’1-1-2006.
Altri tre testi in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle Ce prevedono modifiche ai regolamenti n. 1973/2004, 795/2004 e 796/2004, relative alle modalità di gestione dei nuovi regimi di aiuto pac.

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